Il toponimo è attestato come Sluderns nel 1163; probabilmente è di origine pre-romana e deriva da un termine che significa "palude".[4]
Storia
Dalla primavera del 2012 il comune attua un progetto per la salvaguardia del rinolofo maggiore, una delle specie di pipistrello maggiormente a rischio in Europa, di cui esiste una nutrita colonia nel solaio della chiesa parrocchiale, costantemente monitorata da un team di biologi.[5]
Stemma
Lo stemma, adottato nel 1967, è partito di argento e di rosso; nella metà argentea è raffigurata una mezza ruota di tortura nera (spezzata) con lame azzurre, mentre nella metà rossa è rappresentato un covone di grano d'oro. La ruota di tortura spezzata simboleggia santa Caterina, patrona del borgo, mentre il covone di grano sottolinea l'importanza della cerealicoltura per l'economia della zona.[6]
Castel Coira, posto a monte dell'abitato e risalente al XIII secolo. Di proprietà della nobile famiglia Trapp accoglie una delle più importanti collezioni di armature d'Europa.
Società
Ripartizione linguistica
La sua popolazione è per la quasi sua totalità di madrelingua tedesca:
Dal 2005 a Sluderno si svolgono i giochi medioevali,[9] una ricostruzione storica che parte dal Primo secolo d.C. e arriva fino al tardo Medioevo, all'interno del quale si trovano tendoni, stand, un ippodromo e un'arena, animati da oltre 500 attori provenienti da tutta Europa.
All'interno dell'area di 15 ettari si svolgono per alcuni giorni diverse manifestazioni, concerti, giochi e tornei, tra cui la Quintana, dove nobili cavalieri sono impegnati sui destrieri a far bella figura al cospetto delle damigelle. Altri momenti di interesse sono i concerti medievali, le dimostrazioni di rapaci, la scuola dei gladiatori e la corsa di carri romani. Tra le dimostrazioni più interessanti troviamo: un luogo di tortura, una esecuzione con la ghigliottina ad acqua e un processo per stregoneria.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Presso il territorio comunale di Sluderno si intersecano tre strade statali: