Sofija Parnok nacque da un padre farmacista. Studiò al ginnasio femminile "Imperatrice Maria" di Taganrog tra il 1894 ed il 1903, viaggiò per l'Europa, studiò al conservatorio di Ginevra, ma la scarsezza di mezzi finanziari la costrinse infine a tornare a Taganrog nel 1904.
Nel gennaio 1909, Parnok divorziò da suo marito e si stabilì a Mosca.
Casa natale della Parnok a Taganrog, da TaganrogCity.Com
All'inizio della prima guerra mondiale, conobbe la giovane poetessa Marina Cvetaeva, con la quale ebbe un'appassionata storia d'amore che lasciò tracce importanti nella poesia di entrambe le donne. Il tardivo primo libro di poesie di Parnok, Poesie, apparve poco prima che lei e Cvetaeva si separassero, nel 1916. Le poesie di questo volume presentavano il primo soggetto lesbico non decadente e desiderante mai apparso in un libro di poesia russa.
Sofija Parnok è l'autrice delle raccolte di poesie Rose delle Pieridi (1922), La vite (1923), Musica (1926) e A mezza voce (1928). La censura sovietica decise presto che la voce poetica di Parnok era "illegale", e non le fu permesso di pubblicare dopo il 1928. Parnok si guadagnò da vivere traducendo poesie di Charles Baudelaire, romanzi di Romain Rolland, Marcel Proust, Henri Barbusse e altri.
Sofija Parnok morì di un attacco di cuore in un paese vicino a Mosca il 26 agosto 1933. Prima della fine degli anni trenta, la casa editrice degli Scrittori sovietici pubblicò una raccolta di sue poesie.
La sua riscoperta risale comunque agli ultimi decenni del XX secolo, quando le sue poesie sono state dapprima ripubblicate o (nel caso di inediti) pubblicate ex novo, e poi studiate e valorizzate da una nuova generazione di critici. La Parnok è oggi annoverata fra i grandi poeti russi, ed è considerata una delle più grandi poetesse dell'amore fra donne del XX secolo.
Opere
Sofija Parnok, Последняя весна – L’ultima primavera [Raccolta delle poesie, testo a fronte russo-italiano], Damocle, 2019. Traduzione e note di Linda Torresin.
Sofija Parnok, Sobranie stichotvorenij [Raccolta delle poesie], Inapress, Sankt Peterburg 1998 (a cura di Sofija Poljakova), che raccoglie sia le poesie edite in vita sia quelle lasciate inedite. Comprende:
Розы Пиерии (Rozy Pierii -- Rose delle Pieridi 1922);