Proprio come per questi ultimi, il numero di tali sottosegretari non è fisso, bensì variabile nei diversi esecutivi. Viceversa, ogni governo comprende un particolare sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio che svolge le funzioni di segretario del Consiglio dei ministri.
Al vertice di dipartimenti
A uno o più sottosegretari possono venire assegnate, tramite DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale, specifiche deleghe per la guida di dipartimenti della Presidenza del Consiglio, agendo o meno da figure di supporto a un ministro senza portafoglio oppure avendo l'esclusiva responsabilità di un dipartimento o di un ufficio della Presidenza del Consiglio, fatte salve le prerogative esclusive del Presidente del Consiglio.
Sono nominati con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio sentito il Consiglio dei ministri. Prima di assumere le loro funzioni prestano giuramento nelle mani del Presidente del Consiglio.
Il Presidente del Consiglio nomina un apposito "Sottosegretario di Stato con funzioni di Segretario del Consiglio dei Ministri", il quale svolge la funzione di segretario del Consiglio medesimo e cura la verbalizzazione delle riunioni, nonché la conservazione del registro delle deliberazioni.
Da lui dipende inoltre l'Ufficio di segreteria del Consiglio dei ministri, che cura la predisposizione dei decreti relativi alla formazione del Governo, gli adempimenti preordinati alla convocazione e all’ordine del giorno del Consiglio; cura inoltre gli adempimenti conseguenziali alle deliberazioni collegiali adottate e alla predisposizione dei verbali, e quelli relativi alla promulgazione delle leggi e all'emanazione degli atti normativi deliberati dal Consiglio dei Ministri.[1]
È l'unico sottosegretario di Stato ammesso a partecipare al Consiglio dei ministri ed è l'unico a non prestare giuramento pubblicamente, bensì durante la prima riunione del Consiglio dei ministri dopo la sua nomina, prima di assumere le sue funzioni. Tuttavia assiste di persona al giuramento del Presidente del Consiglio e dei ministri.
Alle Camere egli ha un posto riservato tra i banchi del Governo: è quello centrale del banco della prima fila, proprio davanti a quello destinato al Presidente del Consiglio.