In informatica lo Stuttering o Micro-Stuttering (balbuzie informatica) è un termine usato per descrivere un difetto di qualità che si manifesta con ritardi o tempi irregolari tra i fotogrammi resi da una o più GPU. Più raramente, lo stesso termine viene associato allo stesso comportamento mostrato dalla scheda audio, causando ritardi, pause irregolari e interferenze al suono.[1]
Descrizione
Questo fenomeno può verificarsi indipendentemente dalla frequenza dei fotogrammi ed è caratterizzato dalla tempistica non costante degli stessi. Ad esempio, un fotogramma può impiegare anche il doppio del tempo rispetto al successivo, riproducendo un'immagine non fluida, soprattutto a frequenze ridotte. Nel caso in cui non venga generata un'immagine in tempo utile, viene riproposta quella precedente causando un rallentamento della scena[2].
Il problema di stuttering si verifica quando il carico della GPU è elevato (prossimo al limite massimo della scheda video) e non costante (picchi di carico di brevissima durata), poiché con carichi decisamente superiori si ha un andamento a scatti dell'immagine. Alternativamente, può verificarsi nel caso in cui il processore o il sistema operativo del PC non sia in grado di fornire in tempo i dati alla scheda video, a causa di una lunga coda di esecuzione dei comandi.[3]
Il difetto può anche essere causato da driver non ottimizzati. In questo caso, le configurazioni single-GPU tendono a soffrirne meno: infatti, possono generare un'uscita video più agevole rispetto a una configurazione multi-GPU che utilizza lo stesso modello di scheda video, in quanto in queste ultime spesso si utilizza l'Alternate Frame Rendering (AFR), come NVidia SLi e AMD CrossFireX.
Soluzioni
Nella maggior parte dei casi, il problema si risolve con l'aggiornamento dei drivers.[1][3] Se si utilizzano schede grafiche AMD in CrossFire, anche il programma software RadeonPro può ridurre o eliminare questi difetti. Altra soluzione al problema dello stuttering può essere quella di limitare il carico sulla GPU, diminuendo la risoluzione grafica per rendere il flusso più fluido possibile: ciò è possibile, ad esempio, disattivando il filtro anti-aliasing, riducendo gli shader (ossia gli algoritmi che calcolano la reazione della luce di fronte agli oggetti 3D) o il calcolo delle textures.
In alcuni casi estremi, potrebbe essere necessario aggiornare le componenti del proprio PC, tra cui processore, RAM o GPU che spesso fungono da colli di bottiglia durante il flusso dei dati da calcolare.