Il 30 settembre 1246, alla morte del fratello maggiore Jaroslav II, divenne gran principe di Vladimir-Suzdal' secondo l'antico sistema rotale di successione, in cui il trono passava lateralmente da fratello a fratello e non linearmente di padre in figlio, per poi andare al figlio maggiore del fratello maggiore che era succeduto al trono; tuttavia ciò provocò il malcontento di suo nipote Michail Jaroslavič, figlio di Jaroslav II, che lo detronizzò il 15 gennaio 1248.
Tentò inutilmente di riappropriarsi del principato di Vladimir-Suzdal' nel 1250, durante il regno di suo nipote Andrea II Jaroslavič, figlio di Jaroslav II e fratello di Michail, decidendo di trascorrere in resto della propria vita in preghiera e digiuno. Morì il 3 febbraio 1252 a Jur'ev-Pol'skij, ed in seguito ai solenni funerali la salma venne sepolta nella cattedrale di San Giorgio ad Odincovo, di cui egli stesso aveva commissionato la costruzione; poco dopo la sua morte, cominciò ad essere venerato come santo dalla Chiesa ortodossa russa. Le sue reliquie vennero ritrovate nel 1991 e poi traslate all'interno della chiesa della Santa Protezione a Jur'ev-Pol'skij, luogo della sua morte; il 16 febbraio 2020 le reliquie sono state trasferite presso il monastero dell'Arcangelo Michele, costruito per sua volontà, nella medesima città.
Matrimonio e discendenza
Svjatoslav III sposò Eudossia Davydovna, figlia del principe Davide Yurievich di Murom e della principessa Fevronia, con cui ebbe un unico figlio:
Dimitri Svyatoslavich (ante 1228 – 1269), principe di Yurievsky.
Il principe liberò sua moglie nel 1228, dopo che ella aveva manifestato la volontà di dedicare la propria vita a Dio, portandola nel monastero di Borisoglebsk, vicino a Murom, dove ricevette la tonsura di iniziazione al monachesimo il 24 luglio, giorno dei santi Boris e Gleb.