Per il contributo dato alla cinematografia, il suo nome è stato iscritto al numero 6245 della Hollywood Walk of Fame.
Primi anni
Nata da Rebecca Saperstein, ebrea nativa della Romania, e da Victor Kosow, anch'egli ebreo, immigrato originario dell'attuale Bielorussia e commesso di un negozio di abbigliamento[2][3], a cinque anni d'età, dopo il divorzio dei genitori, Sylvia fu adottata dal patrigno, il dentista Sigmund Sidney[4]. La madre, di mestiere sarta, assunse il nome di Beatrice Sidney[5].
Sylvia Sidney iniziò la carriera d'attrice all'età di quindici anni adottando subito come nome d'arte il cognome del patrigno. Studiò recitazione alla Theater Guild's School for Acting e apparve in parecchie produzioni teatrali durante tutti gli anni venti guadagnandosi la stima della critica teatrale.
Carriera
Nel 1926 fu scoperta da un talent-scout di Hollywood che la fece debuttare nel cinema. Durante la grande depressione, la Sidney apparve in diversi film, spesso interpretando ruoli da fidanzatina o sorella di gangster, talvolta accanto a mostri sacri del cinema, come Joel McCrea, Fredric March, George Raft (più volte suo partner sul grande schermo) e Cary Grant.
Dopo essersi avviata ad una promettente seconda fase della sua carriera con Il circo insanguinato (1941), ma soprattutto recitando accanto a James Cagney in Sangue sul sole (1945), i suoi impegni per il grande schermo negli anni quaranta diminuirono tuttavia drasticamente.
Solo nel 1952 tornò ad interpretare un ruolo di rilievo - quello di Fantine - nel film I miserabili (1952) di Lewis Milestone. La sua interpretazione fu particolarmente apprezzata dalla critica e costituì per lei un'opportunità per riprendere e sviluppare ulteriormente la sua carriera basata sulle sue qualità d'attrice drammatica.
Ricevette una candidatura agli Academy Award per un ruolo da comprimaria nel film Summer Wishes, Winter Dreams (1973). Durante le riprese, Joanne Woodward, anch'essa impegnata in quel film, conversando con la Sidney, ricordò come lei e il marito, l'attore Paul Newman, avessero difficoltà a ricordare la data del loro anniversario di nozze. Successivamente, la Sidney stupì la collega ed amica regalandole un cuscino fatto a mano con la scritta "Paul and Joanne" e la data del loro anniversario[senza fonte].
Con la maturità, la Sidney proseguì tanto nell'attività cinematografica quanto in quella teatrale. Per il cinema interpretò spesso ruoli di supporto, e fu identificabile per il caratteristico timbro profondo della voce, probabilmente causato anche dall'abitudine al fumo di sigaretta[senza fonte]. Fu una formidabile Miss Coral nella versione per il cinema de I Never Promised You a Rose Garden (1977) e, successivamente, interpretò anche il ruolo della nonna di Aidan Quinn nella produzione televisiva Una gelata precoce (1985), ruolo che le fece guadagnare un premio Golden Globe.
La carriera teatrale della Sidney a Broadway si sviluppò su ben cinque decenni, dal debutto subito dopo il conseguimento del diploma alla Theatre Guild School nel 1926 con la commedia in tre atti Prunella[6] al lavoro di Tennessee WilliamsVieux Carré, portato in scena nel 1977. Altre sue pièce teatrali furono The Fourposter, Enter Laughing e Barefoot in the Park (commedia di Neil Simon da cui venne tratto anche il film del 1967 A piedi nudi nel parco).
Vita privata
Sylvia Sidney fu sposata tre volte: con l'editorialista Bennett Cerf, dal 1935 al 1936; con l'attore e insegnante di recitazione Luther Adler dal 1938 al 1947, da cui ebbe un figlio, Jacob, morto nel 1987 a 49 anni per sclerosi laterale amiotrofica; e, infine, con il produttore radiofonico ed annunciatore Carlton Alsop (dal 1947 fino al divorzio nel 1951).
Morì in conseguenza di un tumore all'esofago all'età di 88 anni. Il suo corpo fu cremato e le ceneri distribuite a parenti ed amici.