Tacoma ha preso il nome dal vicino Monte Rainier, in origine chiamato Takhoma o Tahoma. È conosciuta localmente come "City of Destiny" (città del destino) perché l'area fu scelta come capolinea occidentale della Northern Pacific Railway nel tardo XIX secolo. La decisione della ferrovia è stata influenzata dal vicino porto in acque profonde di Tacoma, Commencement Bay. Collegando la baia con la ferrovia, il motto di Tacoma divenne "quando le rotaie incontrano le vele". Commencement Bay serve il porto di Tacoma, un centro di commercio internazionale sulla costa del Pacifico e il più grande porto dello stato di Washington.
Come la maggior parte delle città centrali, Tacoma subì un prolungato declino a metà del XX secolo a causa della suburbanizzazione e disinvestimento. Dagli anni 1990, gli sviluppi nel nucleo centrale includono l'Università di Washington Tacoma; Tacoma Link, il primo moderno servizio di metrotranvia dello stato; la più alta densità di musei d'arte e storia dello stato; e un lungomare urbano restaurato, il Thea Foss Waterway. Quartieri come il 6th Avenue District sono stati rivitalizzati.
Tacoma è stata nominata una delle aree più vivibili degli Stati Uniti.[1] Nel 2006, Tacoma è stata elencata come una delle città "più percorribili" del paese.[2] Nello stesso anno, la rivista femminile Self nominò Tacoma "la città più sessualmente sana" degli Stati Uniti.[3]
Tacoma acquisì notorietà nel 1940 a causa del crollo improvviso dell'omonimo ponte.
Secondo il censimento[5] del 2010, la popolazione era di 198 397 abitanti.
In base agli ultimi dati del 2018, la città ha 196 520 abitanti.
Etnie e minoranze straniere
Secondo il censimento del 2010, la composizione etnica della città era formata dal 64,85% di bianchi, l'11,19% di afroamericani, l'1,84% di nativi americani, l'8,20% di asiatici, l'1,24% di oceaniani, il 4,62% di altre razze, e l'8,05% di due o più etnie. Ispanici o latinos di qualunque razza erano l'11,29% della popolazione.