Fondato il 28 ottobre 1963 come Teatro Stabile dell'Aquila — poi, dal 1991, Teatro Stabile Abruzzese — si è costituito ufficialmente nel 2000 con l'attuale denominazione[2]. Ha come soci il comune dell'Aquila, la provincia dell'Aquila e la Regione Abruzzo.
Gli spettacoli del Teatro Stabile d'Abruzzo sono stati rappresentati nei maggiori festival italiani, dalla Biennale di Venezia al Festival dei Due Mondi di Spoleto, oltre che agli eventi teatrali di San Miniato, Taormina, Verona e Vicenza. Alcune produzioni sono state, inoltre, registrate dalla RAI: on l'ente televisivo nazionale sono stati prodotti gli sceneggiati televisivi La signor Ava, di Francesco Jovine — il primo registrato in RVM — e Milarepa, di Liliana Cavani. Tra i riconoscimenti ottenuti dall'ente si citano il Premio IDI, il Biglietto d'Oro AGIS-Minerva, la Maschera d'Argento, la Noce d'Oro. Nel 2015 il Teatro è stato inserito tra i 19 enti italiani di rilevante interesse culturale[3].
L'ideatore di un teatro stabile pubblico all'Aquila è stato Giuseppe Giampaola già all'inizio degli anni cinquanta, poi con Luciano Fabiani e Oliviero Franchi, il 28 ottobre 1963 ha fondato il Teatro Stabile dell'Aquila (TSA) con l'atto costitutivo firmato da 18 persone. Con l'ingresso di Errico Centofanti nel 1965 (che diventerà direttore esecutivo l'anno successivo) il Tsa ha iniziato a percorrere la strada del periodo d'oro alla fine degli anni sessanta e settanta.
L'ente teatrale si è poi trasformato nel 1991 in Teatro Stabile Abruzzese diretto da Federico Fiorenza e quindi in Teatro Stabile d'Abruzzo nel 2000 presieduto da Gigi Proietti.
Il nome Teatro Stabile dell'Aquila ha garantito per anni una reale connotazione di teatro del territorio. Per ottenere i finanziamenti dallo Stato come teatro a gestione pubblica, la sede doveva essere situata in città con almeno 300.000 abitanti. Straordinariamente, fu così inventato un consorzio di città, per dare la base demografica alla fondazione del Teatro. Alle pressioni dei sostenitori del nuovo polo teatrale, tra cui il ministro Lorenzo Natali, la direzione dello spettacolo dovette cedere e modificare la norma in senso territoriale, accettando il TSA nel novero dei grandi teatri.
Ormai massima istituzione abruzzese di produzione artistica, il Teatro Stabile d'Abruzzo ha messo in scena testi che spaziano dalle sacre rappresentazioni dell'inesplorato patrimonio post-medioevale, alle opere di Ferdinando Galiani, Gabriele D'Annunzio, Ignazio Silone, Mario Pomilio. Gli spettacoli del TSA hanno condotto sui palcoscenici di tutta Italia la grande drammaturgia abruzzese, cui era mancata fino ad allora un'attenzione che la proponesse in una organica sistemazione storico-critica.
Nella stagione 2004/2005 sono stati messi in scena una originale edizione dell'Edipo re di Sofocle, interpretato e diretto da Franco Ricordi con Patrizia Zappa Mulas nella parte di Giocasta. Spettacolo centrale nella medesima stagione è stato Anfitrione di Heinrich von Kleist, diretto da Franco Ricordi, con Pino Micol, Tiziana Bagatella e Maximilian Nisi. Nella stagione 2005/2006 ricordiamo la produzione di Prometeo Incatenato e Antigone per la regia di Claudio Di Scanno.
Le nuove stagioni hanno visto sui palcoscenici di tutta Italia le due ultime produzioni del TSA: per la prima volta in Italia e in esclusiva da Broadway “Jekyll & Hyde, il musical” con Giò Di Tonno e ” La parola ai giurati”, un giallo giudiziario che parla di pena di morte, con la regia e l'interpretazione di Alessandro Gassman, il patrocinio di Amnesty International e Biglietto d'Oro AGIS-Minerva per il 2008. Dal 2011 al 2014 il Tsa è stato diretto da Alessandro Preziosi che ha prodotto il Cyrano e il Don Giovanni attualmente in tour, mentre nel novembre 2014 è stato nominato il regista Alessandro D'Alatri, che nel post terremoto aveva curato Scene da un matrimonio di Bergman.
Un altro aspetto fondamentale del lavoro del TSA è la costruzione, quale essenziale investimento culturale, di un organico sistema teatrale che serve a vitalizzare l'intero territorio regionale.
Attraverso il lavoro condotto direttamente oppure favorendo interventi o anche soltanto stimolando il sorgere di altre iniziative, lo Stabile ha dato in oltre quarant'anni un contributo decisivo alla trasformazione della vita culturale abruzzese, facendo sì che il Teatro divenisse un'importante e non episodica componente della vita sociale. Tanti sono ora i Centri che hanno riattivato un'antica tradizione o inaugurato un loro ruolo nella rete delle piazze teatrali abruzzesi.
Numerose sale teatrali sono state riattivate e per molte di esse sono stati sollecitati interventi di restauro; cattedre universitarie, scuole pubbliche e corsi privati sono venute a supportare il tessuto connettivo della formazione teatrale che è andata ricostituendosi. Gruppi di base, compagnie di ricerca e sperimentazione, formazioni cooperativistiche e universitarie, complessi scolastici e amatoriali hanno visto avvicinarsi un po' dovunque un'importante fascia di cittadini, specialmente i più giovani, alla creatività.
Note
^ Teatro Stabile d'Abruzzo, Home page, su teatrostabile.abruzzo.it. URL consultato il 7 marzo 2015.
^ Teatro Stabile d'Abruzzo, Storia, su teatrostabile.abruzzo.it. URL consultato il 7 marzo 2015.