Tewhida Ben Sheikh nacque a Tunisi, in Tunisia, all'epoca un protettorato francese, in una famiglia benestante di Ras Jebel, una città costiera nel nord-est tunisino. Sua madre, rimasta vedova, allevò da sola Tewhida e suoi quattro fratelli e sorelle.[2] Frequentò la prima scuola pubblica tunisina per ragazze musulmane, il liceo Armand-Colin[4] imparando anche il francese e lo studio del Corano.[5] Si diplomò nel 1928: fu la prima donna mussulmana di Tunisi.[6][7]
Pensò di andare a Parigi per studiare medicina. Sua madre era riluttante a permetterle di andare in Francia; tuttavia, i suoi insegnanti del liceo e un medico dell'Istituto Louis Pasteur di Tunisi (Etienne Burnet), riuscirono a convincerla in quanto la ragazza era una promessa significativa.[8]
Attività professionale
A Parigi frequentò all'università la facoltà di medicina, laureandosi nel 1936.[8] A quel punto tornò in Tunisia dove fu festeggiata dai medici locali.[9]
Aprì uno studio presso la medina di Tunisi, esercitando la medicina privata perché i servizi ospedalieri pubblici erano controllati dalle autorità francesi e la priorità era data ai medici francesi. Nel 1937 diresse anche la rivista femminile Leïla. Dopo la medicina generale e la pediatria, si dedicò alla ginecologia e contribuì alla costituzione della pianificazione familiare tunisina attraverso il servizio da lei creato presso l'ospedale Charles-Nicolle nel 1963 e in seguito attraverso la clinica che aprì nel 1968.[10][9]
Diventò direttrice della pianificazione familiare nel 1970, lottando per il diritto all'aborto,[11] legalizzato nel 1973. Allo stesso tempo, assunse la responsabilità dei servizi di maternità degli ospedali Charles-Nicolle (1955-1964) e Aziza Othmana (1964-1977).[6]
Vicepresidente della Mezzaluna Rossa tunisina,[12] è stata anche membro dell'Unione delle donne musulmane tunisine (UMFT), fondata da Bchira Ben Mrad.
Sposata con un dentista nel 1943, la coppia ebbe due figli e una figlia:[2] Faycel Benzina, veterinario, Omar Benzina, dentista e Zeïneb Benzina, storico e archeologo.
Tawhida Ben Cheikh è la nipote di Tahar Ben Ammar (1889-1985), un politico che ha svolto un ruolo chiave nel Movimento nazionale tunisino dal 1920.
Riconoscimenti
Nel marzo 2011, su iniziativa del sindaco di Montreuil, Dominique Voynet, è stato creato un centro sanitario Tawhida-Ben Cheïkh.[13][2]
Nel 2012 un francobollo con la sua effige è stato emesso dalle poste tunisine.[2]
^(EN) Perdita Huston, Motherhood by choice: pioneers in women's health and family planning, Feminist Press at the City University of New York, 1992, p. 95, ISBN1558610685.
^ab(EN) Sadiqi, Fatima, Amira Nowaira e Azza El Kholy, Women writing Africa: The Northern region, The Feminist Press at The City University of New York, 2009, ISBN9781558614376.