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Tiffany Yuen

Tiffany Yuen

Vice Presidente di Demosistō
Durata mandato4 dicembre 2017 –
12 maggio 2018
PredecessoreOscar Lai
SuccessoreIsaac Cheng

Membro del Consiglio del Distretto Sud
Durata mandato1º gennaio 2020 –
20 maggio 2021
PredecessoreChan Fu-ming

Dati generali
Partito politicoIndipendente
Demosistō (2016–2018)
UniversitàUniversità di Hong Kong

Tiffany Yuen Ka-wai (袁嘉蔚S; Hong Kong, 30 settembre 1993) è un'attivista e politica cinese, membro del Consiglio del Distretto Sud di Hong Kong dal 2020 al 2021.[1] È stata Vice Presidente di Demosistō prima di lasciare il partito nel 2018.[2]

Per la sua partecipazione alle primarie pro-democrazia di Hong Kong nel 2020, è stata arrestata nel gennaio 2021 insieme a più di altri cinquanta dimostranti rimanendo in carcere fino all'ottobre 2021.

Biografia

Attivismo

Yuen ha studiato alla City University di Hong Kong e si è laureata in lingua cinese. Si è dedicata all'attivismo durante la sua vita da studente, inclusa la partecipazione allo sciopero del porto di Hong Kong del 2013 e le proteste contro la pianificazione delle nuove aree di sviluppo dei Nuovi territori del nord-est. È stata anche impegnata nella Rivoluzione degli ombrelli nel 2014.[3][4]

Dopo essersi unita al partito Demosistō nel 2016, Yuen è stata eletta vicepresidente nel 2017 e ha concentrato i suoi sforzi sulla sensibilizzazione della comunità.[5] Alla luce dei membri di Demosistō che hanno perso la loro candidatura a causa della loro promozione per l'"autodeterminazione democratica", Yuen ha lasciato il partito nel 2018 per continuare a offrire i suoi servizi alla comunità a Tin Wan Estate come indipendente.[6] Parlando delle sue dimissioni, Yuen ha dichiarato: "In una società normale, nessun candidato alle elezioni dovrebbe essere privato del diritto a causa delle sue opinioni politiche"."[7] Successivamente, Yuen ha trovato lavoro come assistente del legislatore pro-democrazia Au Nok-hin.[8]

Yuen ha una lunga storia di difesa dell'uguaglianza, dei diritti delle donne e dei diritti LGBT a Hong Kong.[9] È stata relatrice al Women's Festival Hong Kong nel 2018 e nel 2019, l'unico festival della città dedicato alla femminilità.[10][11] Aveva anche parlato con i media condannando casi di molestie sessuali e brutalità della polizia[12][13] Yuen è stata tra i politici che hanno denunciato il linguaggio omofobo usato dal parlamentare Kwok Wai-keung. Secondo Yuen, queste esperienze di discriminazione sono servite da motivazione nel suo impegno per l'uguaglianza.[14]

Note

  1. ^ (EN) 2019 District Councils Election – Election Results (Southern), in Government of Hong Kong. URL consultato il 19 luglio 2020.
  2. ^ (EN) Former student activists standing in the District Council elections, in Varsity, 23 novembre 2019. URL consultato il 19 luglio 2020.
  3. ^ (ZH) 眾新聞 | 【立會選舉】從鎂光燈後走到台前 袁嘉蔚:留低嘅人,可以做得更多, su 眾新聞. URL consultato il 19 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2021).
  4. ^ (ZH) 兩代撕裂 團圓有時, 2015.
  5. ^ (EN) The aftermath: Hong Kong's ousted lawmakers continue their community work and activism against odds, in Hong Kong Free Press, 6 agosto 2017. URL consultato il 19 luglio 2020.
  6. ^ (EN) Nathan Law quits as chairman of party he founded with Joshua Wong, in South China Morning Post, 17 maggio 2018. URL consultato il 19 luglio 2020.
  7. ^ (EN) Approval of district council candidates sparks censorship cry, in South China Morning Post, 16 ottobre 2019. URL consultato il 19 luglio 2020.
  8. ^ (EN) Amy Nip, Party chairman Nathan Law seeks a break, 18 maggio 2018. URL consultato il 19 luglio 2020.
  9. ^ (ZH) 【立會選戰】袁嘉蔚、黃之鋒太古拉票 「大波man」踩場狙擊眾志捐款去向 | 獨媒報導, su inmediahk.net, 11 luglio 2020. URL consultato il 19 luglio 2020 pubblicazione=香港獨立媒體網.
  10. ^ (EN) What To Look Out For At Hong Kong's First Women's Festival, su magazine.compareretreats.com. URL consultato il 19 luglio 2020.
  11. ^ (EN) Women's Festival Hong Kong is back, edgier and more daring, in South China Morning Post, 10 agosto 2019. URL consultato il 19 luglio 2020.
  12. ^ (EN) 'How much for an hour?': Hong Kong female politicians speak out against sexual harassment culture, in Hong Kong Free Press, 5 luglio 2020. URL consultato il 19 luglio 2020.
  13. ^ (EN) Strike poll organisers defiant, despite arrests, in RTHK. URL consultato il 19 luglio 2020.
  14. ^ (ZH) 【抗暴之戰】郭偉強暗嘲慢必為「菊花先生」 袁嘉蔚促「暴徒先生」道歉, in Apple Daily. URL consultato il 28 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2020).

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