I Triakidi (TriakidaeGray, 1851) sono una famiglia di squali dell'ordine dei Carcariniformi (Carcharhiniformes). Sono suddivisi in nove generi e 46 specie, 27 delle quali appartengono al genere Mustelus.
Descrizione
Sono squali di taglia piccola e media, con lunghezza totale inferiore a due metri. Si distinguono per la pelle molto liscia, rivestita da denticoli cutanei di dimensioni minuscole. La loro livrea è variabile: alcune specie hanno fianchi e dorso uniformi ma ventre più chiaro, mentre altre esibiscono macchie, punti o motivi complessi. I giovani di alcune specie possono avere colori e disegni molto vistosi, ma che sbiadiscono con la crescita lasciando una livrea uniforme grigia o grigio-brunastra negli adulti. Hanno occhi ovali orizzontali o a fessura, di solito lunghi il doppio della loro altezza, con membrane nittitanti. Gli spiracoli, pur presenti, sono molto piccoli. Le narici, poste anteriormente, presentano piccoli barbigli lunghi da 2,5 a 3,2 volte la larghezza della narice. Il solco labiale della bocca è molto lungo. I denti sono piccoli e presentano 3 o 4 cuspidi; sono disposti in 43-60 file su ogni mascella e non presentano differenze tra mascella superiore e inferiore. I denti laterali non formano file a pettine. I triakidi hanno due pinne dorsali prive di aculeo. La prima è relativamente più piccola e più bassa del lobo superiore della pinna caudale e si trova più vicino alla base delle pinne pettorali che a quella delle pinne pelviche. I raggi delle pinne pettorali sono limitati alla base della pinna. La fossetta precaudale è assente. Il margine superiore del lobo superiore della pinna caudale è sempre liscio, mentre il lobo inferiore è poco pronunciato. I corpi vertebrali hanno un nucleo centrale, ossificato, a forma di cuneo. La valvola a spirale dell'intestino ha da 14 a 16 giri.[1]
Biologia
I triakidi sono vivipari e danno alla luce 2-52 piccoli per volta, a seconda della specie. Alcune possiedono strutture uterine per nutrire i piccoli in via di sviluppo, mentre altre li sostengono con un sacco vitellino. Crescita ed età di maturità variano: alcune specie crescono più in fretta, maturando nel giro di 2-3 anni, mentre altre possono metterci 10 anni. Si nutrono di vari invertebrati e pesci ossei di fondale e pelagici. Sono per la maggior parte nuotatori forti e attivi, spesso riuniti in gruppi da piccoli a grandi, e se molti hanno un home range localizzato, di altri (come la cagnesca) sono documentate migrazioni a distanze considerevoli.[1]
Distribuzione e habitat
I triakidi vivono in tutto il mondo a latitudini tropicali, subtropicali e temperate sulle piattaforme continentali di tutti gli oceani. Si incontrano quasi sempre in prossimità della costa: solo pochissime specie sono pelagiche. Una specie, il più piccolo rappresentante della famiglia, Iago omanensis, di appena 37 centimetri, può spingersi a 2000 metri di profondità. Nelle acque europee, vale a dire nel mare del Nord, nel mare d'Irlanda, nella Manica, nel golfo di Biscaglia e nel mar Mediterraneo, sono presenti solamente quattro specie, la cagnesca (Galeorhinus galeus), il palombo stellato (Mustelus asterias), il palombo liscio (M. mustelus) e il palombo punteggiato (M. punctulatus).[1]
Tassonomia
La famiglia comprende 46 specie ripartite in nove generi:[2]
Diversi generi di questa famiglia hanno una notevole importanza per la pesca a livello mondiale; nelle acque europee cagnesca e palombi sono pescati intensivamente, in prevalenza per il consumo umano, ma anche per olio di fegato e per le loro pinne.[1]
Note
^abcdLeonard J. V. Compagno, Carcharhiniformes, in Sharks of the World, An Annotated and Illustrated Catalogue of Shark Species Known to Date, FAO Species Catalogue Vol. 4, p. 380, ISBN92-5-101383-7.