Tsageri (in georgiano ცაგერი?) è una città della Georgia, centro amministrativo dell'omonima municipalità, facente parte della regione di Rach'a-Lechkhumi e Kvemo Svaneti. Sorge a 475 m s.l.m., sulla riva destra del fiume Tskhenistsqali. Dista circa 200 km dalla capitale Tbilisi. Nel censimento del 2014 la sua popolazione contava circa 1.320 abitanti.
Storia
Nella Georgia medievale Tsageri divenne sede episcopale. Nel XVIII secolo la sua cattedrale fu descritta da Vakhushti Bagrationi come "superbamente costruita". La fisionomia di questa basilica a tre navate fu però significativamente alterata dai restauratori del tardo XIX secolo. Gli affreschi originari, raffiguranti anche i sovrani Tamara e Giorgio IV, furono cancellati durante i lavori. Dal 1455 Tsageri divenne parte del Regno di Imerezia. Successivamente, mediante legami di parentela della nobiltà locale con i Dadiani, entrò a far parte della Mingrelia. Nel 1857 venne assorbita all'interno dell'Impero russo e iniziò a fungere da centro amministrativo dell'uezd di Lechkhumi. Nel 1968 acquisì ufficialmente lo status di città.
Cultura
La città ospita tuttora la sede di un'eparchia ortodossa avente giurisdizione su Tsageri e Lent'ekhi. In un museo locale sono conservate diverse migliaia di reperti archeologici rinvenuti nella bassa Svanezia e nella regione storica di Lechkhumi. Nei dintorni della città si trovano le rovine della fortezza medievale di Muris-Tsikhe, che potrebbe essere stata il luogo dell'esilio del santo e teologo Massimo il Confessore (580–662). Nel 2010 degli antropologi francesi hanno confermato tale ipotesi.[1] Non a caso nel sito sorge un monastero dedicato proprio al santo. Le vicine grotte del massiccio di Khvamli, secondo i documenti medievali, custodiscono il tesoro dei re di Georgia.
Economia
Tsageri ospita aziende del settore alimentare.
Note
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