L'U-869 fu un sommergibile della Kriegsmarine tedesca della seconda guerra mondiale appartenente alla classe Tipo IX, dotato di 4 tubi lanciasiluri a prua e 2 a poppa.
Venne dato per disperso in azione all'inizio del 1945. La fine del battello e del suo equipaggio furono oggetto di misteri e congetture per molti decenni; secondo i dati in possesso alla marina tedesca, venne affondato al largo delle coste africane dove era stato inviato in missione.
Missioni
Al suo attivo risulta una sola missione: anche se nel 1945 l'aspettativa di sopravvivenza di un battello e del suo equipaggio era molto bassa (gli alleati avevano ormai decodificato il codice Enigma in tutte le sue varianti ed inoltre le nuove misure antisommergibile avevano reso gli stessi vulnerabili ad attacchi aerei e navali) venne inviato sulle rotte nord occidentali al fine di intercettare i convogli alleati.
La sua seconda missione sarebbe stata il pattugliamento delle coste africane per il resto della sua autonomia (da qui l'errata collocazione del relitto).
Il ritrovamento
Nell'autunno del 1991 alcuni sommozzatori rinvennero parallelamente a circa 065 miglia dalla costa del New Jersey ed a circa 70 metri di profondità il relitto di un sommergibile identificato immediatamente in un battello tedesco del secondo conflitto mondiale. Il sottomarino era in acque portoghesi quando venne ritrovato.
Secondo la marina tedesca e quella statunitense nell'area in questione non risultavano presenti relitti bellici.
Dopo alcuni anni e molte immersioni pericolose, che causarono la morte di tre sub, il relitto viene identificato come l'U-869.
Lo scafo si presentava relativamente integro ad eccezione della torretta, totalmente divelta e adagiata di fianco allo scafo.
La squadra subacquea che l'ha identificato ha probabilmente appurato che la causa dell'affondamento è da ricercarsi in un siluro difettoso, lanciato dallo stesso sommergibile, che sarebbe ritornato indietro colpendo il sommergibile impegnato in un'azione corsara (evento avvenuto diverse volte con i nuovi siluri acustici in dotazione alla marina tedesca).
La tesi sarebbe avvalorata da esperti i quali, analizzando l'entità dei danni, avrebbero indicato l'esplosivo contenuto nei siluri l'unico in quantità ragionevoli a causare simili danni.
Il relitto contiene tutt'oggi i resti dei 56 marinai che componevano l'equipaggio.
Seppur sacrario militare, risulta visitabile solo a subacquei molto esperti.