L'usbergo era un tipo di protezione individuale medievale comparso nei primi secoli del Basso Medioevo.
Chiamato con questo nome solo in epoca medievale, è la diretta evoluzione della cotta di maglia di ben più antica origine: la protezione realizzata in tessuto di maglia metallica si pensa sia infatti un'invenzione di area celtica, presto adottata poi dai vicini Romani e da tutte le popolazioni di area mediterranea.[1] Nella sua forma medievale raggiunse dimensioni sempre maggiori, aumentando la copertura del solo torso realizzata dal giaco: copriva gambe e parti del corpo che la cotta di maglia di epoche più antiche proteggeva con altre forme di armamento cadute in disuso per motivi tecnici o culturali.
L'usbergo consisteva di una lunga cappa di maglia ad anelli di ferro che proteggeva fino alle gambe dai fendenti di arma da taglio, ma non da colpi di punta o contusioni. L'usbergo, per la scarsa rigidità, non era efficace contro i colpi violenti e veniva sempre indossato sopra una tunica imbottita detta gambesone o zuparello, che inoltre proteggeva il corpo dallo sfregamento del metallo.
Note
Bibliografia
- Georges Duby e Robert Mandrou, Storia della civiltà francese, traduzione di Anna Grispo e Annamaria Nacci, 2ª ed., Milano, il Saggiatore, 1979, SBN IT\ICCU\UBO\0284269.
- Ludovico Gatto, Storia universale del Medioevo: tra la spada e la fede: dieci secoli di storia dal 500 al 1500 d.C., Roma, Newton & Compton, 2003, ISBN 88-8289-920-9.
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