Neoretrocesso in Serie B, nella stagione 1969-1970 il Varese vinse il campionato alla quota di 49 punti, ottenendo l'immediato ritorno in Serie A. Allenata da Nils Liedholm, la formazione lombarda mostrò una netta superiorità su tutti gli avversari, anche se nella parte finale del torneo il suo rendimento andò parzialmente a scemare, in coincidenza coi sopraggiunti impegni infrasettimanali in Coppa Italia.
Roberto Bettega (a destra), 13 gol nel suo unico campionato a Varese, qui al tiro nei vittoriosi quarti di Coppa Italia contro la Fiorentina.
A riprova di una superiorità su tutti i fronti, la squadra biancorossa primeggiò anche nella classifica marcatori della serie cadetta, facendo suo il titolo di capocannoniere grazie a due suoi atleti, il giovane Roberto Bettega, quest'ultimo un promettente elemento arrivato in prestito dal vivaio juventino, e Ariedo Braida, i quali appaiarono a quota 13 reti il catanese Aquilino Bonfanti.
Oltre al primo posto ottenuto in campionato, ci fu l'ottimo percorso, come detto, in Coppa Italia. Superato al primo turno un girone composto da Milan, Verona e Como, nei quarti di finale i bosini ebbero la meglio della Fiorentina allo spareggio, approdando così nel decisivo girone finale per l'assegnazione del trofeo dove, pur ottenendo solo due pareggi su sei gare, chiusero la manifestazione al quarto posto, tuttora il migliore piazzamento varesino nella manifestazione.