Via Melchiorre Gioia è una delle principali arterie viarie di Milano. Si dipana radialmente da sud a nord est, dai Bastioni di Porta Nuova fino alla Cassina de' Pomm, superando l'incrocio con viale Lunigiana nei pressi della Stazione Centrale. Ha una lunghezza di circa 2,46 km e ricalca il percorso dell'antica Strada postale per Monza, arteria regionale di primaria importanza.
Nell'anno 1878 la Strada postale per Monza fu intitolata nel suo tratto dal Ponte delle Gabelle alla nuova strada di circonvallazione
a Melchiorre Gioia (1767-1829), economista e filosofo piacentino.[1] Fino agli anni sessanta il lato orientale della via era occupato dal Naviglio della Martesana, canale artificiale il cui scavo fu ordinato da Francesco Sforza nel 1457 e cominciato nel 1460 sotto la direzione dell'architetto Bertola da Novate.[2] Nei suoi 38 km circa di lunghezza la Martesana porta le acque dell'Adda da Concesa (frazione di Trezzo sull'Adda) fino alla Cerchia dei Navigli di Milano, al cosiddetto Tombone di San Marco. Il naviglio fu coperto a partire dal 1960[3] per dare seguito al progetto di un nuovo Centro Direzionale di Milano realizzato però solo in parte. Ancora oggi il naviglio scorre quasi interamente all'aperto, fatta eccezione per il tratto finale in cui, incontrando via Melchiorre Gioia è coperto scorrendo sotto la strada. Ancora oggi si possono notare alcune conseguenze di questa iniziale conformazione: per esempio, l'area del complesso degli della chiesa e degli edifici Salesiani ha l'ingresso su via Copernico e il muro posteriore su via Melchiorre Gioia, proprio perché all'epoca non si poteva accedere da quest'ultima a causa del naviglio.[4]
la stazione di Porta Nuova, prima stazione ferroviaria della città, inaugurata nel 1840 e al servizio della Milano-Monza. L'edificio si è conservato ed è recentemente stato trasformato nell'albergo di lusso Maison Moschino nel 2010;
la caserma "Cinque Giornate", attualmente sede di un comando della Guardia di Finanza, era la seconda stazione di Porta Nuova, attivata nel 1850 per sostituire la precedente, a causa dell'aumento del traffico ferroviario. Nel 1864 venne interrotto il servizio passeggeri a causa dell'avvio di una stazione centrale, dal 1873 venne soppresso anche il traffico merci e l'edificio fu una sede della dogana ferroviaria per un certo periodo.