Nel 1658[1][2] questa casa fu aggregata al corpo patrizio ed ammessa al Maggior Consiglio, a seguito del versamento dei 100.000 ducati previsti per l'acquisto della nobiltà, e per il sostegno economico garantito in tal maniera alla Serenissima nella guerra che questa stava combattendo contro il Sultano per il controllo della Morea.
Questo casato si estinse probabilmente nel 1707 in un tal Alessandro Maria Vianol[1]; altre fonti suggeriscono invece che la famiglia sia scomparsa tra il 1709 e il 1712[2]. Erede fu la figlia di Alessandro Maria, Elena Vianol, andata in sposa nel 1678 a Federico di Alessandro Renier[1].