È stata battezzata il 27 settembre 1977[2] nella cappella del Palazzo Reale di Stoccolma. Suoi padrini sono stati re Harald V di Norvegia, Ralf Sommerlath, suo zio materno, la regina Beatrice d'Olanda, e sua zia, la principessa Desirée, Baronessa Silfverschiöld.
Legge salica
Vittoria è stata nominata principessa ereditaria il 1º gennaio 1980 dall'emendamento del 1979 all'atto di successione del 1810.[3][4] Questo emendamento costituzionale ha introdotto la primogenitura assoluta, il che significa che il trono sarebbe stato ereditato dal figlio maggiore del monarca indipendentemente dal sesso. Il re Carlo XVI Gustavo di Svezia si oppose alla riforma, non perché si opponesse alle donne che entravano nella linea di successione, ma perché era contrariato dal fatto che suo figlio fosse stato privato dello status di principe ereditario che aveva ricoperto sin dalla nascita.
Si è diplomata al ginnasio nel 1996; dopo avere studiato un anno presso l'Université Catholique de l'Ouest a Angers (Francia), ha svolto uno stage presso il Parlamento svedese. Dal 1998 al 2000 ha completato gli studi in scienze politiche e storia presso l'Università di Yale (Stati Uniti).
Da giugno a settembre 2002 è stata stagista presso la sede dell'ONU a New York e, in seguito, presso l'ambasciata svedese a Washington. Ha anche approfondito esperienze professionali presso organizzazioni internazionali come il parlamento europeo e il Ministero degli Affari Esteri.
Nel 2003 ha completato un addestramento militare base presso la SWEDINT (Swedish Armed Forces International Centre).[2]
Il primo viaggio ufficiale è stato quello in Giappone nel novembre del 2001.[6][7] Nello stesso anno Vittoria si è recata anche sulla costa occidentale degli Stati Uniti, dove ha partecipato alle celebrazioni del centenario del Nobel.
Nel gennaio 2005 Vittoria ha effettuato una lunga visita ufficiale in Australia, promuovendo lo stile e le imprese svedesi,[8] e ad aprile ha visitato il Bangladesh e lo Sri Lanka per seguire le attività di soccorso e informarsi sul lavoro all'indomani dello tsunami. Nel giugno 2005 Vittoria si è recata in Turchia per una visita ufficiale. Ha visitato siti storici come la Moschea Blu, il Palazzo di Topkapı e la basilica di Santa Sofia. Questa è stata la prima visita reale ufficiale dalla Svezia alla Turchia dal 1934.[9]
Il 30 gennaio 2009 nella cattedrale di Messina le è stato assegnato, dalla Fondazione Bonino-Pulejo, il XV Premio Internazionale Uberto Bonino per le Lettere, le Arti e le Scienze. Il giorno successivo ha visitato Siracusa e la sua cattedrale, con la cappella e il simulacro di santa Lucia, la cui festa è molto popolare in Svezia.[10]
Impegno umanitario
Nel 1997 ha fondato il Princess Victoria's Fund, che ogni anno organizza raccolte di beneficenza a favore dei bambini disabili o con malattie croniche[6].
Nel 2010 la principessa e il marito, in occasione del loro matrimonio, hanno fondato la The Crown Princess Couple’s foundation, che mira ad aiutare bambini e giovani svedesi[6].
Nel gennaio 2016 il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha nominato la principessa ereditaria membro di Sustainable Development Goals Advocates for Agenda 2030. La principessa ereditaria è uno dei 16 ambasciatori nel gruppo di difesa degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). Il compito del gruppo è promuovere in vari modi gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. La principessa ereditaria si occupa principalmente di questioni riguardanti l'acqua e la salute.[11][12][13]
- Vivien sommerlath (nata nel 1995),cugina della principessa ereditaria vittoria, figlia del fratello della regina Silvia, Jörg Sommerlath.
- Giulia Sommerlath (nata nel 1996), cugina della principessa ereditaria Vittoria, figlia del nipote della regina Silvia, Thomas Sommerlath.
- Principe Costantino Alessio di Grecia e Danimarca (nato nel 1998), figlio di Pavlos, principe ereditario di Grecia e nipote di Margerita II di Danimarca.
- Madeleine von Dincklage (nata nel 1999), figlia della cugina della principessa ereditaria Vittoria, la baronessa Sybilla von Dincklage (nata Ambler) e nipote della principessa Margaretha, Mrs. Ambler.
- Ian de Geer (nato nel 2002), figlio della cugina della principessa ereditaria, la baronessa Christina-Louise Silfverschiöld e nipote della principessa Désirée, baronessa Silfverschiöld.
- Leopold Sommerlath (nato nel 2002), figlio del cugino della principessa ereditaria Vittoria, Patrick Sommerlath, e nipote del fratello della regina Silvia, Walther Sommerlath.
- Ian Persson (nato nel 2003), figlio degli amici della principessa ereditaria Vittoria, Karl-Johan Persson e Leonie Gillberg.
- Caterina Amalia, principessa d'Orange (L'Aia, 7 dicembre 2003), è l'erede al trono del Regno dei Paesi Bassi, costituito dalle nazioni dei Paesi Bassi, di Curaçao, di Aruba e di Sint Maarten.
- Ingrid Alexandra di Norvegia (Oslo, 21 gennaio 2004) è una principessa norvegese ed erede al trono di Norvegia, primogenita del principe ereditario Haakon di Norvegia e della principessa Mette-Marit.
- Cristiano, principe della Corona di Danimarca (Copenaghen, 15 ottobre 2005), è un principe della famiglia reale danese, primogenito di Federico X e della regina consorte Mary Donaldson, è primo nella linea di successione al trono danese.
- Diana Engsäll (nata nel 2007), figlia degli amici della principessa ereditaria Vittoria, Andrea Brodin e Niclas Engsäll.
- Willem Dinkelspiel (nato nel 2007), figlio degli amici della principessa ereditaria Vittoria, Caroline e Peder Dinkelspiel.
- Principessa Eléonore del Belgio (nata nel 2008), figlia del re Filippo del Belgio e cugina di quarto grado della principessa ereditaria Vittoria.
- Chloé Nilsson (nata nel 2008), figlia degli amici della principessa ereditaria Vittoria, Caroline Kreuger e Jesper Nilsson.
- Principessa Caterina di Sassonia-Coburgo-Gotha (nata nel 2014), figlia di Hubertus, principe ereditario di Sassonia-Coburgo-Gotha e nipote di Andreas, principe di Sassonia-Coburgo-Gotha.
- Principessa Leonore, Duchessa di Gotland (nata nel 2014), nipote della Principessa Vittoria in quanto figlia della Principessa Madeleine, Duchessa di Hälsingland e Gästrikland.
- Désirée Magnusson (nata nel 2015), figlia del cugino della principessa ereditaria Vittoria, Gustaf Magnusson e nipote della principessa Christina, la signora Magnuson.
- Principe Alessandro, duca di Södermanland (nato nel 2016), nipote della principessa ereditaria Vittoria in quanto figlio del principe Carlo Filippo, duca di Värmland.
Salute
Nel 1996 le è stata diagnosticata l'anoressia nervosa: per curarsi lontano dagli occhi dei media e dai doveri istituzionali, nel 1997 si è trasferìta negli Stati Uniti, ufficialmente per completare gli studi. Ripresasi dalla malattia, è da allora in prima linea come testimonial contro i disordini alimentari.[18][8]
Matrimonio e discendenza
La principessa e il marito nel giorno del loro matrimonio
Nel maggio 2002 il quotidiano svedese Expressen riferì per la prima volta che Vittoria aveva un nuovo fidanzato, il suo personal trainer Daniel Westling.[19] Il 24 febbraio 2009, dopo l'approvazione da parte del governo svedese, è stato annunciato ufficialmente il fidanzamento della principessa.[20]
^(EN) HM King Carl XVI Gustaf / Biography, su Sveriges Kungahus. URL consultato l'11 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).
«Under the Order of Succession introduced in 1980 by the Swedish Parliament, the throne passes to the eldest child.»
^(EN) Duties of the Monarch, su Sveriges Kungahus. URL consultato l'11 luglio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2018).
«After having had an agnatic (male) order of succession in Sweden, it was changed into an order of full cognatic succession from 1980. By this principle, which Sweden is the first country to have introduced, the throne passes to the eldest child, whether male or female.»
«Victoria has been in Australia for a week, promoting cultural and business links between Sweden and Australia. [...] The Swedish princess, who battled an eating disorder five years ago, revealed how she had struggled to cope in the limelight.»
^(SV) Svante Lindqvist, Kommuniké från Riksmarskalken, su Sveriges Kungahus, 24 febbraio 2012. URL consultato il 24 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2012).