La prima serata del lunedì vedeva lo scontro tra Monday Night Raw (dal marzo 1997 noto come Raw Is War) e Monday Nitro. Entrambe le federazioni avevano infatti scelto il lunedì per la trasmissione del loro programma settimanale. Da notare anche l'assonanza dei due nomi con Night Raw e Nitro che pronunciati in inglese hanno una fonetica molto simile. Per anni è stata la WWF a predominare negli ascolti televisivi, ma verso la fine degli anni novanta Nitro riuscì a catalizzare le attenzioni di tutti. Il periodo di maggior gloria è infatti coinciso con la vita del gruppo di transfughi noto come New World Order, capitanato da Hulk Hogan, che aveva tra le sue file atleti del calibro di Kevin Nash, Scott Hall e Sean Waltman solo per citare i più importanti. Al controllo creativo vi erano Eric Bischoff e Vince Russo, ex WWF. Con l'arrivo del nuovo millennio Nitro inizia a perdere colpi e Raw torna a essere il programma più visto del lunedì, guidato dalle nuove stelle della WWF come Steve Austin, The Rock e Triple H.
Il 10 ottobre 1996 Ted Turner, proprietario del broadcast TV che trasmetteva il programma della WCW, la Turner Broadcasting System, vendette la rete televisiva alla Warner Bros. A seguito della fusione con la American on Line (AOL) che di lì a poco soffrirà di una profonda crisi finanziaria, il network TV ritenne sacrificabile la federazione decidendo di non trasmettere più Nitro, ponendo così fine a una battaglia nota come guerra del lunedì sera. In seguito i diritti della WCW e parte del suo parco atleti furono acquistati dalla stessa WWF. L'ultima puntata di Nitro fu nominata The Night of Champions in quanto vennero disputati diversi match validi per tutti i titoli WCW. Nel corso della serata sul grande schermo apparve anche il proprietario della WWF Vince McMahon che comunicò in via ufficiale l'acquisto della WCW.
L'avvento di Monday Nitro portò a una forte rivalità in termini di audience con il programma Monday Night Raw della WWF. Questa rivalità è nota nel mondo del wrestling con il nome "Monday Night War" ("Guerra del lunedì sera"). Nel corso della competizione per il maggior numero di ascolti del lunedì sera tra Eric Bischoff e Vince McMahon, inizialmente Nitro guadagnò popolarità a discapito della trasmissione WWF. In poco tempo Nitro sorpassò Raw negli indici d'ascolto. Nitro batté Raw per 84 settimane consecutive[1] fino a quando Raw gradualmente riconquistò definitivamente la leadership. Al suo culmine, la rivalità incluse attacchi personali, sfide e insulti reciproci nei rispettivi show. Eric Bischoff arrivò persino a sfidare Vince McMahon in un match da svolgersi al ppv WCW Slamboree 1998. McMahon non accettò mai la sfida.
Nel tentativo di salvare la WCW e Nitro, Bischoff cercò di acquistare la compagnia insieme a un gruppo di investitori. Tuttavia, sebbene l'offerta di Bischoff fosse stata accettata, il dirigente della Turner Broadcasting Jamie Kellner annunciò che tutti i programmi WCW sarebbero stati immediatamente eliminati dalla programmazione del network televisivo. Il gruppo di Bischoff ritirò l'offerta essendo vincolante il supporto televisivo e la WCW fu quindi rilevata in toto dalla rivale WWE[2][3][4].
Fu annunciato che la successiva puntata di Nitro del 26 marzo 2001 da Panama City sarebbe stata l'ultima e avrebbe avuto come titolo The Night of Champions ("La notte dei campioni"). Lo show iniziò con l'apparizione via satellite di Vince McMahon dalla Gund Arena di Cleveland, Ohio, da dove era trasmessa la puntata di RAW is WAR di quella settimana. McMahon annunciò in diretta l'acquisizione della WCW.
Lo show fu unico del suo genere in quanto furono messi in palio tutti i maggiori titoli della WCW (WCW Hardcore Championship escluso) e in 6 dei 7 match della serata vinsero i "buoni" (tradizionalmente la WCW era stata vista fino a quel momento come una federazione dove erano i "cattivi" le maggiori stelle, in netta opposizione a quanto succedeva nella WWF. Shawn Stasiak fu l'unico heel a vincere un incontro nell'episodio finale di Nitro). In aggiunta, vari wrestler della WCW furono intervistati circa la vendita della compagnia. L'ultimo match combattuto a Nitro fu tra gli eterni rivali Ric Flair e Sting. Sting si aggiudicò la contesa, e alla fine del match i due avversari si abbracciarono al centro del ring.
^ Kevin Powers, The History of WCW, su wwe.com, WWE, 5 marzo 2012. URL consultato il 28 marzo 2012.
^ Don Callis, Deal leaves wrestlers out in cold, Slam! Sports, 25 marzo 2001. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2012).
^Archived copy, su corp.sos.state.ga.us, 26 giugno 2014. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2013).