Zetsuai 1989
Zetsuai 1989 (絶愛-1989-?, Zetsuai: 1989) è un manga yaoi[1] di Minami Ozaki, pubblicato in origine nella rivista Margaret dalle edizioni Shūeisha a partire dal 1989. I cinque volumi rilegati sono usciti in Giappone fra il 1990 e il 1991. Zetsuai è celebre per la sua trama melodrammatica, quasi operistica, i suoi personaggi disturbati, e per lo stile di disegno controverso[1].
"Zetsu-ai" è una parola composta creata dalla stessa Minami Ozaki, tradotta come "amore disperato"[2]. E in effetti, emozioni disperate, senza freni, caratterizzano le storie d'amore (quasi sempre omosessuale), spesso violente, fra i protagonisti.
La serie, di cinque volumi, è stata tradotta in italiano dalla Panini Comics nel 2002. Zetsuai 1989 ha dato luogo a un seguito Bronze: Zetsuai since 1989 (non tradotto in italiano), la cui pubblicazione è iniziata nel 1992, e che si è concluso nel 2006 con 14 volumi totali. Nel 1992 dal manga venne anche tratto un OAV.
Trama
La trama narra di un cantante "idol", Koji Nanjo, e del suo incontro, apparentemente dato dal caso, con un liceale, Takuto Izumi, con la passione sfrenata per il calcio. Dopo questo incontro, Koji, fino ad allora considerato il classico "sciupafemmine", sente crescere una passione inarrestabile per Takuto, tutto ciò provocato da un ricordo del cantante, che raffigurava una ragazzina che sei anni prima lo stesso aveva incontrato su un campo da calcio restandone sbalordito e innamorato.
All'inizio, Koji, preso alla sprovvista dai suoi stessi sentimenti, cerca di soffocare la passione che sente crescere dentro di lui, fino a che, non riuscendo più a sopportare di reprimersi, accetta il suo amore omosessuale, e inizia con Takuto un rapporto difficile, complicato anche dal carattere diffidente di Takuto, che non vuole saperne di lui neppure come amico.
Koji dovrà quindi cercare di superare le resistenze di Takuto, dovute ad un passato piuttosto tormentato, fino ad arrivare ad usare la violenza contro lo stesso Takuto, una violenza piena di passione e dettata dallo sragionare dell'amore.
Manga
Il manga originale è nato inizialmente come spin-off di Dokusen yoku, un dōjinshi di Capitan Tsubasa. In tale storia si narra della coppia Kojiro Hyuga (Mark Lenders) e Ken Wakashimazu[3] (Ed Warner), che è divenuta immensamente popolare ed è stata paragonata al classico abbinamento di fantascienza con i personaggi Kirk e Spock di Star Trek. La solita dinamica è presente anche nel dōjinshi dove la relazione di Kojiro e Ken è basata sulla fiducia. Kojiro è l'uomo di famiglia per via della morte di suo padre mentre Ken è l'erede di una scuola di arti marziali che si sente costantemente sotto pressione per lasciare il calcio e subisce un infortunio cercando di essere il migliore in entrambi i campi. I ragazzi si sostengono a vicenda e alla fine la loro profonda amicizia diventa amore[3].
La serie, scritta e illustrata da Minami Ozaki, è stata serializzata dal 1989 al 1991 sulla rivista Margaret edita da Shūeisha. I capitoli sono stati raccolti in 5 volumi tankōbon pubblicati dal 30 gennaio 1990[4] al 30 marzo 1991[5].
Tuttavia la storia è stata interrotta dall'autrice che ha poi deciso di riprenderla nel 1992 con la serie Bronze: Zetsuai Since 1989. Quest'ultima è stata serializzata dal 1992 al 2006 sempre su Margaret e raccolta in 14 volumi tankōbon pubblicati dal 29 gennaio 1992[6] al 24 marzo 2006[7].
In Italia la serie originale è stata pubblicata da Panini Comics sotto l'etichetta Planet Manga dal 30 giugno[8] al 30 ottobre 2002[9].
La serie è stata distribuita anche in Francia da Tonkam, in Germania da Carlsen Verlag, dove è stato tra l'altro il primo manga shōnen'ai ad essere distribuito in tale Paese[10], e in Spagna da Glénat España.
Volumi
Anime
Dal franchise sono stati tratti alcuni OAV, il primo è dedicato a Zetsuai 1989 ed è uscito il 29 luglio 1992[29]. Bronze: Zetsuai Since 1989 invece è stato trasposto in due differenti OAV, Bronze: Cathexis, che non è altri che una raccolta di cinque video musicali originali, pubblicato il 6 luglio 1994[30] e Bronze: Zetsuai Since 1989[31] distribuito il 4 dicembre 1996[32]. I protagonisti Koji Nanjo e Takuto Izumi sono doppiati rispettivamente da Shō Hayami e Takehito Koyasu[33].
Episodi
Nº | Titolo italiano (traduzione letterale) Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Prima edizione |
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Giapponese |
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1 | Amore disperato: 1989 「絶愛-1989-」 - Zetsuai: 1989 | 29 luglio 1992[29]
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2 | KoJI NANJo BRONZO investimento 「BRONZE KoJI NANJo cathexis」 | 6 luglio 1994[30]
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3 | AMORE DISPERATO BRONZO dal 1989 「BRONZE ZETSUAI since 1989」 | 4 dicembre 1996[32]
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Doppiaggio
Drama-CD
Sono stati realizzati anche dei radiodrammi e tre drama-CD pubblicati in Giappone rispettivamente il 10 marzo 1993, il 25 marzo 2003 e il 25 settembre 2003. Spesso i personaggi cantavano alcune delle canzoni i cui testi erano scritti da Minami Ozaki, autrice del manga originale.
Light novel
Dalla serie sono state tratte anche quattro diverse light novel tutte edite in Giappone da Shūeisha. I romanzi sono stati scritti da Akiyama Rin e illustrati da Minami Ozaki. La trama è per lo più incentrata sulla famiglia Nanjo (in particolare nella serie di Kaen danshō), ad esempio viene narrata la storia del fratello maggiore di Koji, Nanjo Hirose.
Accoglienza
Al momento della sua stesura, il genere nel suo insieme non era comunemente riconosciuto da coloro che non erano gli autori, ma Zetsuai 1989 è considerato una delle "opere principali"[38] dello yaoi e "una delle più grandi icone dello shōnen-ai[2]. Koji e Izumi sono descritti come Romeo e Giulietta in chiave shōnen-ai. Erano presenti poche scene di sesso esplicito in quanto la serie era "cavalcata dall'angoscia" e presentava "molto sangue" attraverso temi di autolesionismo e incidenti[2]. Le opere di Ozaki sono state descritte come "psicodrammi erotici prolungati" e Zetsuai 1989 è il "più famoso" di questi[39].
La rappresentazione dell'amore nella serie è stata descritta come "quasi violenta", ed è stata considerata come una "vera rivelazione" per le lettrici[38]. Il personaggio della madre di Izumi è stato critico da Kazuko Suzuki come esempio di yaoi che mostra "immagini estremamente negative delle madri"[3]. Anime News Network ha criticato il tono melodrammatico dell'OAV BRONZE ZETSUAI since 1989[40] descrivendo lo stile artistico "come il libro di lavoro di uno stilista" ma un character design "orribilmente mutato" e "disgustoso"[40]. Matt Thorn descrive la relazione tra Koji e Nanjo e Takuto Izumi come una "storia d'amore intensa e spesso cupa"[41], affermando che "se ti piace il tuo shônen-ai (o "sfregio") intenso, non cercare altrove"[42].
Note
- ^ a b c (EN) M. J. Johnson, A Brief History of Yaoi, su Sequential Tart. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ a b c (EN) Jonathan Clements e Helen McCarthy, The Anime Encyclopedia: A Guide to Japanese Animation Since 1917, 1ª ed., Berkeley, Stone Bridge Press, 2001, pp. 460-461, ISBN 1-880656-64-7, OCLC 47255331.
- ^ a b c (EN) Sherrie A. Inness, Pornography or Therapy? Japanese Girls Creating the Yaoi Phenomenon, in Millennium Girls: Today's Girls Around the World, Londra, Rowman & Littlefield, 1998, pp. 243-261, ISBN 0-8476-9137-3.
- ^ a b (JA) 絶愛 : 1989 1, su Media Arts. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ a b (JA) 絶愛 : 1989 5, su Media Arts. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ a b (JA) Bronze 1, su Media Arts. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ a b (JA) Bronze 14, su Media Arts. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ a b Zetsuai 1989 n.1, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ a b Zetsuai 1989 n.5, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ (EN) Paul M. Malone, From BRAVO to Animexx.de to Export, in Antonia Levi, Mark McHarry e Dru Pagliassotti (a cura di), Boys' Love Manga: Essays on the Sexual Ambiguity and Cross-Cultural Fandom of the Genre, McFarland & Company, 2010, p. 29, ISBN 978-0-7864-4195-2.
- ^ (JA) 絶愛 : 1989 2, su Media Arts. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ Zetsuai 1989 n.2, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ (JA) 絶愛 : 1989 3, su Media Arts. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ Zetsuai 1989 n.3, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ (JA) 絶愛 : 1989 4, su Media Arts. URL consultato il 18 luglio 2022.
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- ^ (JA) Bronze 2, su Media Arts. URL consultato il 18 luglio 2022.
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- ^ (JA) Bronze 5, su Media Arts. URL consultato il 18 luglio 2022.
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- ^ a b (JA) 絶愛-1989-, su Madhouse. URL consultato il 18 luglio 2022.
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- ^ (EN) John Lent, Lent Comic art of Africa, Asia, Australia, and Latin America through 2000, Praeger, 2004, p. 157, ISBN 0-313-31210-9.
- ^ a b (EN) Bronze: Zetsuai ~ Since 1989, su Production I.G.. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ (JA) Mari Sakasai, 『絶愛-1989-』そして『アンジェリーク』から『ヒプノシスマイク』まで── 平成の女性向けコンテンツを声優・速水奨と振り返る, su Denfaminico Gamer, 29 aprile 2019. URL consultato il 18 luglio 2022.
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- ^ (JA) 華冤断章 裏切り者の末裔, su shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ (JA) 華冤断章 悪魔の棲む地下 帝王の生誕れる街, su shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ a b (FR) Shima Kadokura e Misato Kakizaki-Raillard, Dicomanga: le dictionnaire encyclopédique de la bande dessinée japonaise, a cura di Nicolas Finet, Parigi, Fleurus, 2008, p. 621, ISBN 978-2-215-07931-6.
- ^ (EN) Paul Gravett, Manga: Sixty Years of Japanese Comics, Harper Design, 2004, p. 90, ISBN 1-85669-391-0.
- ^ a b (EN) Maral Agnerian, Zetsuai 1989 (OAV), su Anime News Network, 9 febbraio 2002. URL consultato il 18 luglio 2022.
- ^ (EN) Matt Thorn, Girls' Stuff--Yet More Mini Intros, su matt-thorn.com, 2004. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2004).
- ^ (EN) Matt Thorn, Recommended Shôjo Manga, su matt-thorn.com. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
Bibliografia
- (EN) Animerica, vol. 1, n. 4, Viz Media, aprile 1993.
- (EN) Helen McCarthy e Jonathan Clements, The Erotic Anime Movie Guide, Titan, 1998, ISBN 1-85286-946-1.
- (EN) Helen McCarthy, 500 Manga Heroes and Villains, Barron's Educational Series, 2006, p. 43, ISBN 0-7641-3201-6.
- (FR) Hervé Brient (a cura di), Homosexualité et manga: le yaoi, collana Manga: 10000 images, Editions H, 2008, pp. 88-89, ISBN 978-2-9531781-0-4.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Manga
- OAV
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