Lo zircone è un minerale che appartiene al gruppo dei nesosilicati. La sua formula chimica è ZrSiO4. La formula empirica che mostra un certo grado di vicarianza nel minerale è (Zr1-y, Terre rarey)(SiO4)1-x(OH)4x-y. Lo zircone si forma in fusi silicatici con un'alta concentrazione di elementi incompatibili e accetta nel suo reticolo cristallino elementi ad alta forza di campo come, per esempio, l'afnio che è quasi sempre presente in quantità che vanno dall'1 al 4%. Lo zircone cristallizza nel sistema cristallino tetragonale. I colori naturali vanno generalmente dal trasparente al giallo-dorato, rosso, marrone, blu e verde.[6] Gli esemplari incolori che hanno le caratteristiche di gemme vengono impiegati come sostituti del diamante[7].
La sua forma polimorfa è la reidite.
La parola zircone ha origini molto antiche, probabilmente deriva dall'unione di due termini persiani zar (oro) e gun (colore).[8]
Abito cristallino
Esistono tre varietà: lo zircone alto, il più pregiato, che forma cristalli a prisma, intermedio, che ha la struttura cristallina parzialmente danneggiata dalla radioattività dei giacimenti, e basso, la cui struttura cristallina è stata totalmente danneggiata dalla radioattività dei giacimenti.
Lo zircone, a causa dell'uranio e del torio spesso presenti nel minerale subisce un bombardamento più o meno carico.[9]
Nei casi più bombardati si osserva una demolizione del reticolo cristallino quasi completa, ragion per cui il minerale, da birifrangente, diventa monorifrangente, oltre ciò si può osservare una diminuzione della durezza, densità ed indice di rifrazione.[9]
Origine e giacimenti
Lo zircone è annoverato fra le gemme più antiche sulla Terra. In Australia occidentale ne è stato rinvenuto un minuscolo frammento risalente a 4,4 miliardi di anni fa; si tratta dell'oggetto in assoluto più lontano nel tempo reperito sul globo terrestre.[10]
Ha la durezza 7½, vicina a quella del topazio, e nella sua varietà incolore ha un indice di rifrazione molto alto (1,814-2,024), inferiore soltanto a quello del diamante, per cui la sua trasparenza e il caratteristico sfavillio hanno consentito allo zircone di porsi come perfetta sostituzione della pietra brillante per eccellenza.
I più estesi giacimenti si trovano in Thailandia (Chanthaburi) e nei depositi alluvionali dello Sri Lanka (in passato gli zirconi venivano denominati anche diamanti di Matara, dal nome di una località di estrazione situata sulla costa meridionale dell'isola di Ceylon). Da segnalare in particolare le miniere della regione di Ratanakiri, il cui nome in lingua khmer significa montagna delle gemme, nel nord-est della Cambogia, che producono una bellissima varietà di zircone color azzurro intenso, detto appunto zircone Ratanakiri.
Forma in cui si presenta in natura
È un diffusissimo "minerale accessorio" di rocce metamorfiche, sedimentarie clastiche ed ignee.
In cristalli prismatici o bipiramidali a sezione quadrata[1]. Prismi tozzi con bipiramide[3], Geminazione secondo {101}[2] come nel caso della cassiterite, ma meno frequente[2].
Lo zircone "alto"
È incolore, azzurro, blu (viene detto Starlite), arancio, rosso (giacinto).[9]
Gli indici di rifrazione sono molto alti, sono vicini al 2,0 e così pure la birifrangenza (0,059) osservabile normalmente anche ad occhio nudo, mentre la dispersione si avvicina a quella del diamante essendo 0,039-0,039.[9]
Pietre artificiali: spinelli sintetici e zirconi sintetici[3]
Note
^abcdefghijCarlo Maria Gramaccioli, Francesco Demartin e Matteo Boscardin, VIII. Silicati, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. 3, Milano, Alberto Peruzzo editore, 1988, pp. 644-645.
^abcdefgh E. Artini, Classe VI. Sali ossigenati, in I minerali, sesta edizione riveduta e ampliata, Milani, Ulrico Hoepli editore, 1981, pp. 461-463, ISBN88-203-1266-2.
^abcdefghijklmnopqr Gabriella Perini, Gemme, pietre dure e preziose, Segrate, Arnoldo Mondadori editore, 1994, pp. 54-55, ISBN88-04-387726.
^ Anthony, John W., Bideaux, Richard A., Bladh, Kenneth W. e Nichols, Monte C. (a cura di), Zircon (PDF), in Handbook of Mineralogy, II (Silica, Silicates), Chantilly, VA, US, Mineralogical Society of America, ISBN0962209716.