Pascha İbrahim Hakkı (Ankara, 17 ottobre 1862 – Berlino, 29 giugno 1918) è stato un politico e ambasciatore ottomano.
Gran visir dell'Impero ottomano, fu uno dei cinque firmatari del Trattato di Brest-Litovsk. Importante ambasciatore turco in Italia e in Germania, mediatore durante la seconda guerra balcanica viene considerato il più grande ambasciatore ottomano del ventesimo secolo. Hakki Pasha trascorse anche una considerevole quantità di tempo a Londra tra il febbraio 1913 e lo scoppio della prima guerra mondiale, lavorando sui negoziati riguardanti la ferrovia Berlino-Baghdad e per una soluzione per la seconda guerra balcanica.[1] Durante quella visita, Hakki Pasha incontrò il re Giorgio VI.[2] È stato insignito dell'Ordine della Stella dei Karađorđević.[3]
Onorificenze
Onorificenze ottomane
Onorificenze straniere
Note
- ^ (EN) "Turkish Successes And Failures.", in Times, Londra, 13 Febbraio 1913.
- ^ (EN) "The Capture Of Yanina.", in Times, Londra, 8 Marzo 1913.
- ^ (SR) Acović, Dragomir, Slava i čast: Odlikovanja među Srbima, Srbi među odlikovanjima., Belgrado, Službeni Glasnik, 2012, p. 369.
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Ḥaqqī Pascià, Ibrāhīm, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (DE, EN) İbrahim Hakkı Pascha, su filmportal.de.
- Ettore Rossi, ḤAQQI Pascià, Ibrāhīm, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.