Ḥají Ákhúnd, ossia Ḥají Mullá `Alí-Akbar Shahmírzádí (in araboحاج ملا على أكبر شهميرزادي?; 1842 – 4 marzo1910), è stato un eminente seguace di Bahá'u'lláh, il fondatore della Fede bahai.
Hají Ákhúnd nacque nel villaggio di Shahmírzád, in Persia[2]. Era figlio di un mullā, e dopo gli studi elementari andò a Mashhad per frequentare una scuola religiosa.
Nel 1861 conobbe alcuni seguaci del Báb e si convertì al movimento religioso e ciò gli causò l'espulsione dalla scuola e dalla città[2].
A Teheran, durante un pogrom, sobillato dal clero, contro i Bahai, quando molti di loro furono arrestati, Hají Ákhúnd si avvolse nel suo mantello e si sedette aspettando che le guardie arrivassero ad arrestarlo[3].
Fu arrestato e imprigionato a Teheran diverse volte, nel 1872 per sette mesi da Nayibu's-Saltanih, nel 1882 per due anni da Nayibu's-Saltanih, nel 1886 su ordine di Mulla ‘Ali Kani, nel 1887, e nel 1891 per due anni assieme a Hájí Amín.[2]
Acri
Hají Ákhúnd si recò a Acri in Israele; dove Bahá'u'lláh e la sua famiglia erano esiliati; nel 1873, nel 1888 e nel 1899[2].
Durante quei viaggi ebbe l'incarico di trasferire i resti mortali del Báb, dai luoghi segreti in cui erano nascosti, ad Acri dove furono custoditi per diversi anni prima d'essere tumulati nel mausoleo[2].
Hají Ákhúnd fu una delle quattro Mani della Causa nominate direttamente da Bahá'u'lláh e partecipò a varie attività bahai in Persia, fino alla sua morte avvenuta il 4 marzo 1910.[2]
Note
^Questo simbolo si trova all'apice interno della cupola del Tempio di Wilmette, Illinois.
^abcdef Hasan Balyuzi, Eminent Bahá'ís in the time of Bahá'u'lláh, The Camelot Press Ltd, Southampton, 1985, pp. 265–266, ISBN0-85398-152-3.