L'alfabeto giavanese è un alfasillabario o abugida di origine brahmica, influenzato dal sanscrito e utilizzato, prima della colonizzazione, per la scrittura della lingua giavanese. In giavanese questo tipo di scrittura è denominato "Dentawiyanjana" o "Kawi". Non è da confondere con l'alfabeto arabo modificato per il giavanese (Pegon) e con il moderno alfabeto latino di derivazione olandese.
Caratteri
Consonanti
L'alfabeto giavanese possiede 20 consonanti, corrispondenti a 20 fonemi distinti, ogni consonante si lega alla vocale inerente /a/.
ha
na
ca
ra
ka
da
ta
sa
wa
la
pa
dha
ja
ya
nya
ma
ga
ba
tha
nga
Con la vocale inerente, l'alfabeto viene pronunciato quindi come segue:
ha, na, ca, ra, ka da, ta, sa, wa, la pa, dha, ja, ya, nya ma, ga, ba, tha, nga
Alfabeto come un poema
Se la lettura dell'alfabeto viene effettuata con la seguente scansione, si ottiene un poema mitologico:
Hana caraka Data sawala Padha jayanya Maga bathanga
La traduzione è all'incirca:
"C'erano (due) guerrieri
Che entrarono in conflitto
Uguali erano le loro forze
Tutti due morirono."
Il dettaglio delle parole è il seguente:
hana (pronuncia anà) = C'è/c'era caraka = guerriero, cavaliere data = avere sawala = litigio padha = uguale jaya = vittoria, potenza -nya = suffisso di possesso maga = I due/entrambi bathang = cadavere -a = suffisso eufonico
ꦲꦤ ꦕꦫꦏ Hana caraka (C'erano due guerrieri)
ꦢꦠ ꦠꦱꦮ Data sawala (Che entrarono in conflitto)
ꦥꦣ ꦗꦪꦚ Padha jayanya (Uguali erano le loro forze)
ꦩꦒ ꦧꦛꦔ Maga bathanga (Ora ci sono due cadaveri)
Questa storia viene raccontata nel mito del leggendario primo re di Giava: Java Aji Saka, dove viene narrata la mitica storia della civilizzazione di Giava e della scrittura giavanese.[1]
Soppressione della vocale inerente
Per sopprimere la vocale inerente, in generale nel caso di una consonante in posizione finale, si mette dopo la consonante un segno diacritico denominato "pangkon":
soppressione della vocale inerente
/h/ finale
/r/ finale
/ng/ finale
pangkon
wignyan
layar
cecak
Certe consonanti in posizione finale sono scritte con un carattere particolare. Si tratta di /h/ (aspirata) finale, di /ng/ (consonante nasale) finale e di /r/ finale.
Consonanti successive
Un altro caso in cui la vocale inerente viene soppressa è la successione di due consonanti; in questa situazione la prima consonante non ha vocale inerente ma la seconda ne ha una. In tale evenienza, questa seconda consonante viene rappresentata da un carattere detto pasangan. La maggior parte dei pasangan sono differenti dalla consonante di base. In qualche caso, il carattere è identico. Per segnalare che si tratta d'un pasangan, verrà scritto sotto la prima consonante.
ha
na
ca
ra
ka
da
ta
sa
wa
la
pa
dha
ja
ya
nya
ma
ga
ba
tha
nga
Caratteri onorifici
L'alfabeto giavanese possiede dei caratteri denominati aksara murda o aksara gedhe ("grandi caratteri") per scrivere i titoli ed i nomi di personaggi rispettati. Gli aksara murda erano in origine delle lettere prese in prestito dalla scrittura pallava rappresentanti fonemi esistenti nelle lingue dell'India ma non in giavanese.
Carattere
na
ka
ta
sa
pa
ga
ba
Murda non onorifico
Murda pasangan
Vocali
Il giavanese ha 6 vocali: /a/, /i/, /e/, /u/, /é/, /o/.
Salvo per la /a/ inerente alla consonante, quando seguono una consonante le vocali sono rappresentate da segni diacritici chiamati sandangan ("cose portate").
Fonema
/i/
/e/
/u/
/é/
/o/
Carattere
Nome
wulu
pepet
suku
taling
taling-tarung
C'è un'eccezione per le consonanti liquide /l/ e /r/ seguite dalla vocale /e/ muta, che vengono marcate con dei caratteri speciali. Può essere un residuo della scrittura del sanscrito, lingua nella quale queste liquide sono vocali. Lo stesso vale per la consonante /ng/.
Quando le vocali sono in posizione iniziale o isolata, si può marcarle in un altro modo, tramite caratteri speciali denominati aksara swara ("caratteri a voce"). Si trovano, tra questi, i caratteri corrispondenti a /le/ e /re/.
Fonema
/a/
/i/
/u/
/le/
/re/
/é/
/o/
Carattere
Nom
nga lelet
pa cerek
Il giavanese non ha dittonghi.
Numeri
1
2
3
4
5
6
7
8
9
0
Fonemi non-giavanesi
Per scrivere fonemi d'origine araba, si utilizzano le consonanti più vicine dell'alfabeto giavanese, alle quali si aggiungono tre punti al di sopra del carattere.
Note
^Javanese Characters and Aji Saka, su joglosemar.co.id, Joglosemar. URL consultato il 15 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2013).
Bibliografia
(EN) Gallop, Annabel Teh. Golden letters: writing traditions of Indonesia = Surat emas: budaya tulis di Indonesia (with Bernard Arps). London: British Library; Jakarta: Yayasan Lontar, c1991, ISBN 979-8083-06-7
(EN) Pigeaud, Theodore G. Th. Javanese and Balinese manuscripts and some codices written in related idioms spoken in Java and Bali: descriptive catalogue, with examples of Javanese script, introductory chapters, a general index of names and subjects Wiesbaden: Steiner, 1975, ISBN 3-515-01964-2