Insieme ai fratelli Vincenzo, Francesco e Salvatore costituì una delle più fortunate botteghe d'arte del XVIII secolo in Sicilia.
Fu allievo del modesto pittore Gambino[1] e in seguito prestò servizio presso il più celebre pittore Vito D'Anna, con il quale lavorò, tra il 1763 e il 1765, al grande ciclo di affreschi della chiesa del Santissimo Salvatore.
La morte di Vito D'Anna segnò il suo esordio ufficiale, il Principe di Torremuzza gli diede infatti l'incarico di completare l'opera di affresco del chiostro dell'Oratorio Piccolo a Palermo, interrotta nel 1769 per la morte di Vito D'Anna.[2]
Diverse sue opere che si trovano nelle chiese della Val di Noto che furono ricostruite proprio in quel periodo.
1780, Ciclo, affreschi nell'abside principale eseguiti con la collaborazione del fratello Vincenzo e autografi da quest'ultimo, opere presenti nel duomo santuario di San Giacinto Giordano Ansalone di Santo Stefano Quisquina.
1810, Episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento, affreschi, ultima commissione eseguita in collaborazione con il fratello Vincenzo in prevalenza realizzata con la tecnica dei cartoni e bozze preesistenti, opere presenti nella cattedrale di San Nicolò di Nicosia.[3]
Messina e provincia
1771, San Giovannino con Gesù, Deposizione, dipinti appartenenti ad un ciclo di 7 tele, i quadri superstiti sono custoditi nella chiesa di Santa Lucia di Mistretta.
XVIII secolo, Apparizione della Vergine a San Leonardo e al Beato Bernardo, dipinto realizzato con la collaborazione di Vito D'Anna, opera custodita nella chiesa di San Leonardo.
1760c., Ultima Cena, Lavanda dei piedi, Ultima Pasqua, Tributo di Cesare, Gesù e Zaccheo, Potete bere il calice che io sto per bere, affreschi realizzati in collaborazione con Vito D'Anna, opere documentate nei portici di «Villa Filippina» adiacente alla chiesa di San Francesco di Paola.[4]
1771, Virtù della famiglia, Gloria del casato, Allegorie delle virtù, Scorci prospettici, affreschi, opere presenti negli ambienti di Palazzo Fatta.
1774, Madonna raffigurata fra Santi, dipinto, opera custodita nella Cappella di Santa Maria La Nova.[5]
1774, Transito della Vergine, dipinto, opera custodita nella Cappella della Vergine.[5]
1774, Sacra Famiglia e Santa Rosalia, dipinto, opera custodita nella Cappella di Santa Rosalia.[5]
1774, Assunzione della Vergine e Trionfo della mensa eucaristica, affreschi, opere presenti nella chiesa del Collegio di Maria.
1776, Ritorno della famiglia Papè dalle Fiandre e decorazioni, affreschi, opere presenti negli ambienti di Palazzo Valdina.
1778, Discesa di Cristo nel limbo e la Probatica piscina, quadroni, opere presenti nella chiesa di Sant'Orsola.
1785, Apoteosi di Eracle, ciclo delle Fatiche di Eracle, Danae, Mercurio e decorazioni delle volte dei saloni, affreschi, opere autografe presenti negli ambienti di Palazzo Mango Martinez Tagliavia.
1785, Beato Pietro Geremia risuscita una meretrice uccisa dal marito, dipinto, opera custodita nella chiesa di Santa Cita.
XVIII secolo, Presentazione di Gesù al Tempio, con la Vergine Maria, San Giuseppe, il sommo Sacerdote Simeone e la profetessa Anna. Parrocchia del SS.Crocifisso, Belmonte Mezzagno
XVIII secolo, Ciclo di San Giuseppe, dipinti ottagonali su tela comprendenti Lo sposalizio di San Giuseppe, la Natività e la Sacra famiglia, opere commissionate da Domenico Maddalena per la chiesa di San Giuseppe.
Ragusa e provincia
1763c., Madonna che dona l'abito carmelitano a San Simone Stock, dipinto, opera documentata nella chiesa di San Tommaso Apostolo di Ragusa Ibla.
1801, Cicli, affreschi, opere presenti nella sagrestia e negli interni.
1801c., Ciclo raffigurante la Discesa al Limbo, Buona morte, Madonna con Bambino e Santi, Sant'Antonio di Padova con San Francesco e Santi, Madonna della Provvidenza raffigurata tra San Domenico e San Pietro.
1794, Ciclo, affreschi delle volte raffiguranti episodi della vita di San Paolo eseguiti con la collaborazione dei fratelli Francesco e Vincenzo.
1794, Ciclo, affreschi della cupola eseguiti con la collaborazione dei fratelli Francesco e Vincenzo, opere documentate anteriormente il terremoto del 12 ottobre 1856.
^Lo studioso Agostino Gallo definisce il pittore Gambino più negoziante di colori che artista
^Citti Siracusano, La pittura del Settecento in Sicilia. Roma, De Luca Editore, 1986.
^Pagina 163, Giuseppe Beritelli La Via, Alessio Narbone, "Notizie storiche di Nicosia" [1]Archiviato il 22 dicembre 2017 in Internet Archive., Stamperia di Giovanni Pedone, Palermo, 1852.
^Pagina 101, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [2]Archiviato l'11 agosto 2017 in Internet Archive., Volume quinto, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
^Pagine 356 e 357, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [3]Archiviato il 21 agosto 2017 in Internet Archive., Volume secondo, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
^Pagina 424 e 425, Giuseppe Castronovo, "Erice oggi Monte San Giuliano in Sicilia memorie storiche del p. m. ..., " [4], Volume 2, Palermo, Tipografia di Bernardo Virzì-Puleo, 1875.
^Pagina 81, Achille Ferres, "Descrizione storica delle chiese di Malta e Gozo" [5], Malta, 1866.
Bibliografia
Citti Siracusano, La pittura del Settecento in Sicilia. Roma, De Luca Editore, 1986.
Agostino Gallo, manoscritto, Secolo XIX.
Giuseppe Antoci, Francesco e Stefano Brancato, I monumenti del tardo barocco a Ragusa. Ragusa, Nonsolografica editrice, 2003.