La Apollo è stata una casa discografica italiana attiva dal 1969 fino al 1974.
L'Apollo Records italiana storica non è da confondere con diverse etichette statunitensi fondate nella prima metà del XX secolo[1], con una casa discografica belga e con una inglese dal nome simile, nonché con l'omonima Apollo Records Italia fondata nel 2021.
Storia
L'Apollo fu fondata nel 1969 dal celebre cantante Edoardo Vianello e da sua moglie Wilma Goich con Franco Califano[2], con l'intenzione di scoprire e lanciare nuovi talenti (oltre che pubblicare i dischi dei due coniugi, incisi come I Vianella). Il nome dell'etichetta fu evidentemente legato a quello della missione spaziale americana che effettuò il primo storico sbarco sulla luna avvenuto nel luglio dello stesso anno, come testimonia la stessa etichetta anche visivamente, che riproduce il nostro satellite.
Tra gli artisti che l'Apollo mise sotto contratto, sono da ricordare Amedeo Minghi[3] e i Ricchi e Poveri[4] (che riscossero molto successo al Festival di Sanremo 1970 e 1971); anche Renato Zero fu messo sotto contratto, non arrivando mai all'incisione.
Franco Califano venne invece contattato come autore, e scrisse alcuni testi per I Vianella come la celebre Semo gente de borgata e Fijo mio. La distribuzione dell'etichetta era affidata alla RCA Italiana[5]
Vianello aprì anche uno studio di registrazione, chiamato Studio 38, dove oltre ai dischi dell'Apollo verranno registrati anche molti dischi pubblicati dalla It (come Theorius Campus di Francesco De Gregori e Antonello Venditti e Alice non lo sa di Francesco De Gregori).
Una curiosità: la cantante Daniela Modigliani, che pubblicò per l'Apollo due 45 giri nel 1970, era in realtà Daniela Goggi, che usava questo pseudonimo per non sfruttare la fama della sorella Loretta.
Un'omonima Apollo Records (Apollo Records Italia) è stata fondata nel 2021.
Dischi
La datazione qui riportata si basa sull'etichetta del disco o sulla copertina; qualora nessuno di questi elementi abbia una datazione, è basata sulla numerazione del catalogo; talora è, infine, basata sul codice della matrice di stampa. Se esistenti, sono riportati, oltre all'anno, il mese e il giorno (quest'ultimo dato si trova, a volte, stampato sul vinile).
Molti dischi della RCA Italiana (la quasi totalità sino alla fine degli anni sessanta) non hanno riferimenti sulla data di pubblicazione. Si può risalire all'anno di emissione in base al codice della matrice, sempre stampato sull'etichetta.
Di seguito la tabella di conversione codice matrice per i 45 giri della Apollo Records:
33 giri
45 giri
Note
- ^ Apollo Records Story, in Bsnpubs.com, 28 luglio 2012. URL consultato il 29 maggio 2014.
- ^ Vito Vita, Musica Solida, Miraggi editore, Torino, 2019; pag. 250
- ^ Vito Vita, Musica Solida, Miraggi editore, Torino, 2019; pag. 338
- ^ Vito Vita, Musica Solida, Miraggi editore, Torino, 2019; pag. 300
- ^ Vito Vita, Musica Solida, Miraggi editore, Torino, 2019; pag. 244
Bibliografia
- Vari numeri di riviste musicali quali Musica e dischi (annate 1969-1974), Qui Giovani (annate 1969-1974), TV Sorrisi e canzoni (annate 1969-1974).
- Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce BMG Ariola-RCA Italiana, di Mario De Luigi, pagg. 187-188
- Autori Vari (a cura di Enrico Deregibus), Dizionario completo della canzone italiana, Giunti editore (2006)
- Gianni Borgna, Storia della canzone italiana, editore Mondadori (1992)
- Maurizio Becker C'era una volta la RCA. Conversazioni con Lilli Greco, edizioni Coniglio
- Mario De Luigi, L'industria discografica in Italia, edizioni Lato Side, Roma, 1982
- Mario De Luigi, Storia dell'industria fonografica in Italia, edizioni Musica e Dischi, Milano, 2008
Voci correlate
Collegamenti esterni