L'arsenopirite si trova in giacimenti metalliferi insieme a vari solfuri, ma anche nelle pegmatiti ed in altre rocce[1] Inoltre è associata a filoni di quarzo aurifero e minerali di stagno oppure come origine idrotermale, in quanto è uno dei primi minerali che si formano in questo tipo di ambienti[4]
Frequenti i cristalli prismatici, allungati e striati, tuttavia non mancano i cristalli geminati con forme a croce o a stella. Il solfuro è comune in masse granulari o compatte.[4]
L'arsenopirite è isomorfa con la marcasite. I cristalli sono spesso geminati, i cristalli geminati sono incrociati secondo {{101}}.[3]
Caratteristiche fisico-chimiche
Il minerale, percosso da un martello, come la pirite dà scintille emanando l'odore caratteristico che segnala la presenza di arsenico. Polverizzato e scaldato con una fiamma dentro una provetta produce, all'inizio, un sottile strato di polvere giallo-rossastra di solfuro di arsenico la quale sublima nelle pareti della provetta, proseguendo il riscaldamento il composto diventa nero-grigiastro.[4] Il minerale è solubile in acido nitrico.[1]
È il minerale principale per l'estrazione dell'arsenico e dei suoi derivati, ma viene utilizzato anche per l'estrazione di sottoprodotti tra cui argento e cobalto.[4]