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Assedio di Nara

Assedio di Nara
parte della Guerra Genpei
il tempio Todai-Ji, oggi ricostruito
Data1180
LuogoNara
Esitovittoria Taira, distruzione di gran parte della città
Schieramenti
Clan TairaSōhei dei templi di Nara
Comandanti
Effettivi
40.000 (secondo l'Heike Monogatari)7000 Sōhei (secondo l'Heike Monogatari)
Perdite
sconosciute3500 tra civili e monaci (secondo l'Heike Monogatari)
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L'assedio di Nara fu uno dei primi scontri della guerra Genpei nel tardo periodo Heian, combattuta tra i Taira e i monaci guerrieri della città che sostenevano i Minamoto.

Antefatto

Il 23 giugno 1180 le forze del clan Taira guidate da Taira no Tomomori e Taira no Shigehira, figli del capoclan Taira no Kiyomori, avevano sconfitto nella prima battaglia di Uji il principe Mochihito e i suoi sostenitori Minamoto no Yorimasa e i monaci guerrieri di Mii-dera e altri templi, innescando la guerra Genpei. Dopo la battaglia I Taira avevano dato alle fiamme Mii-dera per punire i monaci che avevano sostenuto il nemico.

Oltre a Mii-dera, anche i templi di Nara Kōfuku-ji e Tōdai-ji avevano risposto positivamente alla chiamata alle armi contro i Taira. Secondo l'Heike Monogatari Kiyomori inizialmente mandò solo 500 guerrieri nella città al comando di Kaneyasu Seno con l'ordine di prenderne il controllo nel modo più pacifico possibile. Tuttavia i Sōhei di Nara aggredirono questo primo contingente catturando e decapitando una sessantina dei guerrieri di Kaneyasu, e costringendo gli altri a fuggire a Kyoto.

La battaglia

Inviati da Kiyomori per punire Nara, Tomomori e Shigehira mossero con la loro armata sulla antica capitale (Nara era stata capitale del Giappone nel periodo omonimo dal 710 al 794) e la cinse d'assedio.

A difendere la città c'erano circa 7000 Sōhei ostili ai Taira che avevano creato difese improvvisate scavando fossati nelle strade e costruendo barricate. Questi avevano preso posizione a Narazaka, presso il tempio di Hannya-ji il armati principalmente di archi, frecce e naginata.

L'armata Taira dette l'assalto alle posizioni dei difensori a Narazaka ma la resistenza fu tenace e i combattimenti si protrassero fino alla sera; al calar del buio Shigehira ordinò di accendere le torce per fare luce e, forse accidentalmente, forse per ficcare la resistenza dei difensori, i Taira appiccarono il fuoco alla città. L'incendio fu in breve tempo propagato a buona parte degli edifici di Nara ed ebbe effetti devastanti.

Distrusse il Tempio Kofuku-ji, il Todai-ji con la sua sala del grande Buddha, e raggiunse anche Shin-Yakushi-ji; Anche numerosi santuari minori come Tamukeyama Hachiman Shrine, il Santuario Ryokawa e molti altri furono distrutti. Nel rogo e negli scontri persero la vita circa 3500 monaci e civili.

Bibliografia

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