Juan Miguel Echevarría (Cuba) è senza dubbio il saltatore più dotato tra quelli presenti a Tokyo. In qualificazione sbriga al pratica con un 8,50 al primo salto. Il secondo miglior qualificato è Miltiadīs Tentoglou (Grecia) con 8,22.
Per la prima volta nella storia olimpica della specialità, la finale viene disputata di mattina, alle 10:20.
Al primo turno si mette in luce il secondo dei cubani, Maykel Massó che salta 8,21. Secondo è Tentoglou con 8,11. Al secondo turno Echevarría esegue un salto ben oltre gli otto metri e mezzo, che però viene dato nullo. Massó è ancora più sfortunato: si infortuna e deve abbandonare la gara.
Al terzo turno Echevarria fa 8,41 e sale in testa alla gara. Ma al quarto salto, mentre esegue la rincorsa, avverte un dolore al tendine posteriore del ginocchio. Capisce che la sua gara è virtualmente finita e non potrà difendersi da eventuali attacchi degli avversari.
Al sesto e ultimo turno Tentoglu atterra a 8,41 e balza dal quarto al primo posto. È la stessa misura di Echevarria però il greco un secondo salto migliore (8,15 contro 8,09). La medaglia d'oro è del greco.
Il campione del mondo in carica, Tajay Gayle (Giamaica), è tormentato da un dolore al ginocchio sinistro e finisce solo 11°.
Risultati
Qualificazione
Qualificazione: 8,15m (Q) o le migliori 12 misure (q).