Il bicromato di potassio (o dicromato di potassio) è il sale di potassio dell'acido dicromico, di formula K2Cr2O7.
A temperatura ambiente si presenta come un solido arancio-rossastro ed inodore; si tratta di un composto dalle spiccate proprietà ossidanti, ma è anche estremamente tossico e cancerogeno per il suo contenuto di cromo esavalente.
Viene aggiunto negli acciai per scorrimento a caldo ed ha la funzione di diminuire la sensibilità all'infragilimento da idrogeno.
In acqua si dissocia in ioni dicromato e in ioni potassio.
In soluzione si instaura inoltre un equilibrio tra anione dicromato e anione cromato, fortemente dipendente dal pH. Se la soluzione è basica prevarrà l'anione cromato, giallino, mentre in soluzione acida il dicromato, arancio.
Lo ione dicromato (Cr2O72-), essendo un forte agente ossidante (meno forte comunque del permanganato), è comunemente usato in laboratorio nelle reazioni di ossido-riduzione, avendo inoltre il vantaggio di essere uno standard primario.
In particolare, si usa il dicromato di potassio nei test di alcoli primari e secondari. L'etanolo è un alcol primario che, in presenza di un eccesso di ossidante, si ossida in acido acetico secondo la seguente reazione:
La reazione è catalizzata con nitrato d'argento.
Lo ione dicromato è arancione e il colore, a riduzione completata, passa al verde (colore dello ione cromo trivalente), indicando o meno la presenza di alcol.
In passato tale reazione era sfruttata dagli alcool-test portatili per rilevare l'avvenuta assunzione di etanolo.
Note
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