Caudium non è menzionata durante la Seconda guerra punica, mentre i Caudini lo sono ripetutamente. Lo storico Niebuhr ritenne che i Romani si fossero vendicati delle Forche Caudine distruggendo la città, anche se non ci sono prove a sostegno di questa tesi. Qualche tempo dopo, comunque, Caudium è una cittadina sulla via Appia, che derivava quindi la sua importanza dalla presenza di quest'ultima: è riportata in questo modo sia al tempo di Augusto[1] sia nel tardo impero[2].
Nel periodo del triumvirato accolse inoltre una colonia di veterani; Plinio ed alcune iscrizioni ci informano che mantenne il suo carattere municipale, anche se privata di parte del suo territorio in favore di Beneventum[3]. Non si sa quando e come la città finì: il suo nome è ancora citato nel IX secolo[senza fonte], ma non si può stabilire se all'epoca esistesse ancora.
Archeologia
Attualmente la precisa collocazione di Caudium è difficile da stabilire, anche se si tende a collocarla in una zona centrale della Valle Caudina, fra i territori dei comuni di Montesarchio e Bonea, in accordo con le indicazioni degli Itinerari (distava 21 miglia romane da Capua e 11 da Beneventum).