La neutralità di questa voce o sezione sull'argomento album discografici è stata messa in dubbio.
Motivo: toni non enciclopedici
Per contribuire, correggi i toni enfatici o di parte e partecipa alla discussione. Non rimuovere questo avviso finché la disputa non è risolta. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Il disco prende il nome dalla canzone Confusa e felice, presentata al Festival di Sanremo 1997 ed eliminata dopo la prima serata. Il brano acquista però subito grande notorietà nelle radio e diventerà poi uno dei cavalli di battaglia dell'intera produzione dell'artista catanese.
Come il precedente disco, è prodotto da Francesco Virlinzi e arrangiato da Virlinzi, la stessa Consoli e Luciano Torani. Registrato da Torani al Waterbird Studio di Catania e mixato a Roma, il disco rappresenta il primo grande successo dell'artista, ottenendo il disco di platino per le oltre 130 000 copie vendute e debuttando alla posizione numero 6 nella classifica degli album più venduti.
Tra gli altri brani si fanno notare la trascinante Venere, ironico racconto sulla fine di una storia d'amore, la riflessiva La bellezza delle cose, la lunga Fino all'ultimo (una delle canzoni più amate dai fan) e due canzoni di carattere sociale: Per niente stanca, dedicata a un amico morto di AIDS e Un sorso in più, che affronta il tema dell'olocausto. Interessante anche la traccia Bonsai #2, cantata con le parole lette al contrario.
Una curiosità: Consoli avrebbe voluto intitolare il brano Diversi con il simbolo matematico "≠", ma non le è stato concesso dalla casa discografica. I tre singoli estratti non sono stati accompagnati da video musicali.