Corrado nacque nell'abbazia di Hersfeld nel 1074, quando suo fratello maggiore Enrico, il maschio primogenito, era già morto nell'agosto del 1071 (poco dopo la nascita), come viene ricordato dal padre in una donazione, anche in suffragio dell'anima del figlio, Enrico (filii nostri Heinrici), nel documento nº 474 dei Heinrici IV Diplomata, datato 15 febbraio 1102.[8]
All'età di circa due anni suo padre lo designò come suo erede e a Goslar. Nel Natale del 1075 i nobili che si trovavano presso Enrico IV gli giurarono fedeltà.[9]
Nel 1087 venne eletto re dei Romani assieme al padre ed incoronato[13] ad Aquisgrana, il 30 maggio, cosa che lo rendeva ufficialmente erede di suo padre. Secondo lo storico Georges Poull nel suo libro La Maison souveraine et ducale de Bar, Corrado allora rinunciò al ducato della Bassa Lorena, che fu assegnato al legittimo erede Goffredo di Buglione.[14]
Nel 1095, poco dopo il concilio di Piacenza, dimostrò la propria lealtà a papa Urbano II offrendogli il giuramento di fedeltà nell'incontro di Cremona[19] e servì come strator, guidando personalmente il cavallo del papa a piedi come gesto di umiltà. In cambio, Urbano gli promise la corona imperiale.[19] Sempre nello stesso anno, il papa aveva benedetto il suo matrimonio con Costanza di Sicilia, figlia del conte Ruggero I di Sicilia.[19]
Suo padre ritrattò le proprie posizioni con il Reichstag di Magonza nell'aprile del 1098, deponendo Corrado e designando il suo figlio più giovane Enrico come suo successore: i principi tedeschi lo elessero re dei Romani (correggente assieme al padre).[15] Dopo questo, a Corrado riuscì estremamente difficile reggere ancora lo scettro del comando in Italia e, nel 1101 del resto, egli morì,[19] a soli ventisette anni, a Firenze.[14] Fu sepolto nella chiesa di Santa Reparata,[14] su cui oggi sorge il duomo di Santa Maria del Fiore.
Matrimonio e discendenza
Secondo il Bernoldi Chronicon, Corrado (Chonradus rex) a Pisa (in Tusciam Pisas) sposò la figlia del conte di Sicilia Ruggero I (filiam Rogerii ducis de Sicilia),[20] aggiungendo che era ancora molto giovane (adhuc admodum parvulam) ed aveva una cospicua dote (cum inaudita pecunia).[21] Il nome della sposa non è menzionato, ma la maggior parte degli storici ritiene trattarsi di Costanza di Sicilia (1082 - post 1135), figlia di Ruggero I e della sua seconda moglie, Eremburga di Mortain,[17] mentre, secondo Hubert Houben, fu Maximilla († post 1137),[18] figlia di Ruggero I e della sua terza moglie, Adelasia del Vasto. Corrado e sua moglie non ebbero figli.
In corsivo i regnanti titolari de iure ma non de facto, oppure i pretendenti al trono, quindi senza effettiva sovranità sui territori italiani
Note:
^non è chiaro con quale titolo Odoacre regnò in Italia ma gli storici concordano sull'attribuirgli quello di Re d'Italia, assegnatogli dal contemporaneo Vittore Vitense.
^non da Imperatore, contese il trono ad Enrico II il Santo