Attore teatrale italiano di grande rilievo e notorietà nel periodo di fine Ottocento primi Novecento, dopo aver iniziato un corso di studi molto tormentato presso il Collegio Celesta di Palermo - dove mostrò subito la sua propensione e il suo amore per la recitazione - fuggì da casa poco più che adolescente con i soldi sottratti al padre per recarsi a Napoli nel tentativo, fallito, di ottenere una scrittura teatrale. Costretto al rientro a Palermo, venne obbligato a completare gli studi e a impiegarsi in Comune.
Nonostante questa giovanile disavventura Andò non si perse d'animo e rispose successivamente al richiamo per il palcoscenico; ottenne finalmente una scrittura al Teatro Garibaldi di Palermo e cominciò una carriera colma di successi che non si sarebbe interrotta. Lavorò con alcuni esperti capocomici del tempo come Lambertini, Rizzatto e Boldrini nei più svariati generi teatrali, per passare poi con il celeberrimo Ernesto Rossi divenendone promettente allievo e rimanendo nella sua Compagnia per ben sette anni. Nel 1880 Andò divenne primo attore, lavorando inoltre con Eleonora Duse e con la quale costituì la Compagnia della città di Roma; fu proprio assieme alla grande attrice - legata anche sentimentalmente ad Andò sino alla brusca interruzione del rapporto avvenuta nel 1887, quando la Duse lo lasciò per Arrigo Boito - che l'attore palermitano recitò un vasto repertorio mietendo i primi grandi trionfi e si affermò come splendido Duval nella La signora delle camelie per poi ottenere un successo clamoroso a Torino con Cavalleria rusticana, interpretando rispettivamente i ruoli di Turiddu e Santuzza.
Nel 1897 entrò nella sua compagnia Tina Di Lorenzo che gli rimase accanto sulle scene sino al 1906. Nel 1901 Andò, al Teatro Costanzi di Roma, recitò assieme ad Irma Gramatica e Tina Di Lorenzo; fu proprio con quest'ultima ed Armando Falconi, marito della Di Lorenzo, che diede vita alla memorabile rappresentazione del dramma Romanticismo, che Gerolamo Rovetta, nel 1903, aveva scritto proprio per lui.