Genth frequentò il liceo di Hanau e quindi l'Università di Heidelberg. In seguito studiò con Justus von Liebig a Gießen e infine con Christian Gerling e Robert Bunsen all'Università di Marburgo, dove nel 1846 ottenne il PhD. Per tre anni (1845-1848) fu assistente di Bunsen.
Nel 1848 Genth emigrò negli Stati Uniti. Si stabilì a Filadelfia e vi fondò uno dei primi laboratori di chimica analitica degli Stati Uniti. Nel 1872 fu nominato professore di chimica e mineralogia all'Università della Pennsylvania. Due anni più tardi diventò geologo presso il Pennsylvania Geological Survey e nel 1877 entrò a far parte del Consiglio di agricoltura di quello stato. Nel 1888 lasciò l'insegnamento e tornò al suo laboratorio.
Contributi
Genth ebbe una grande passione per i minerali e nel corso della sua vita raccolse circa 12000 campioni di minerali e 70 di meteoriti. La sua collezione è una parte importante della collezione geologica dell'Università della Pennsylvania. Egli descrisse e caratterizzò un gran numero di nuovi minerali, tra i quali melonite, calaverite, cosalite, schirmerite, coloradoite, montanite, kerrite, maconite, willcoxite, dudleyite, endlichite, landsfordite, nesquehonite, fosfuranilite, e penfieldite.[1]
Il suo nome è noto anche per le ricerche svolte assieme a Oliver Wolcott Gibbs su complessi cobalto-ammine; i risultati furono pubblicati in una monografia[2] rimasta famosa nella storia della chimica di coordinazione.[3]
Opere
Genth fu autore di 102 articoli, principalmente su argomenti di chimica e mineralogia.[4]
Riconoscimenti
Genth fu membro di molte società scientifiche degli Stati Uniti: nel 1854 divenne membro dell'American Philosophical Society e nel 1872 fu eletto membro della National Academy of Sciences. Fu uno dei fondatori della American Chemical Society, e ne fu presidente nel 1880. Fu inoltre membro della Boston Academy of Arts and Sciences. Il suo nome è ricordato nel minerale genthelvite.
G. F. Barker, Memoir of Frederick Augustus Genth, 1820-1893 (PDF), in Biographical memoirs of the National Academy of Sciences, vol. 4, n. 12, 1902. URL consultato il 25 settembre 2013.
W. Gibbs, F. A. Genth, Researches on the Ammonia-Cobalt Bases, Washington, D.C., Smithsonian Contributions to Knowledge, 1856.