Nativa della provincia di Udine, visse poi a Venezia e a Roma; critica letteraria, pubblicò volumi e articoli sulla letteratura tedesca. Nella sua narrativa sono centrali le figure femminili, spesso calate in ambientazioni mitteleuropee; tra i temi più cari vi sono quello delle frontiere e delle minoranze.
Vinse il "Premio Prato" per la narrativa nel 1978 per I cristalli di Vienna.[3] Oltre al Premio Viareggio Saggistica 1977 per E allora mi hanno rinchiusa (reportage sui manicomi femminili italiani),[4] ottenne anche il Viareggio per la narrativa 1983 con Caffè Specchi,[4] ambientato a Trieste, mentre nel 1987 con Angelo a Berlino ricevette il Premio Selezione Campiello[5] e nel 1992 il Premio Flaiano per Sogno a Herrenberg.
Opere
Curatele
La voce che è in lei. Antologia della narrativa femminile italiana fra '800 e '900, Milano, Bompiani, 1980
^"Prato" alla Morandini, in La Stampa, 15 settembre 1978, p. 13.
^abPremio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2015).