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Hymnus an das Leben

«La vita senza la musica sarebbe un errore.»

Nietzsche fotografato nel 1869

Hymnus an das Leben (Inno alla vita, espresso in italiano) è una composizione musicale per coro e orchestra del filosofo e scrittore tedesco Friedrich Nietzsche.

Incurante del fatto che dovrebbe essere qualcosa di idiosincratico per un filosofo, Nietzsche attribuiva alla musica che suonava un ruolo nella comprensione del pensiero filosofico. In particolare, questa concezione fu particolarmente pregnante nell'Hymnus an das Leben per pianoforte, che una volta era stato diretto da Nietzsche a Bayreuth per i coniugi Wagner, e — secondo Cosima Wagner — aveva determinato il primo segno di un'incrinatura nella loro amicizia, nel 1874. Malgrado l'enfasi che Nietzsche poneva sulla sua musica, essa è stata ampiamente giudicata alla stregua di una curiosità biografica, senza importanza per la sua opera filosofica.

Origine

Nietzsche affermò, dopo aver reso nota l'idea principale di Zarathustra assieme ad un aspetto de La gaia scienza, in Ecce Homo: "… che l'Inno alla vita… — un sintomo quasi insignificante della mia condizione durante l'anno in cui il pathos del Dir-di-sì par excellence, che io chiamo il pathos tragico, era vivo in me nel massimo grado. Verrà il tempo in cui sarà cantato in mia memoria."[1] La composizione Inno alla vita fu creata parzialmente da Nietzsche in agosto e settembre 1882, fondandosi sulla seconda stanza del poema Lebensgebet [2] di Lou Andreas Salome.[3]

Nel 1884, Nietzsche scrisse a Peter Gast: "Questa volta, 'la musica' ti raggiungerà. Voglio che mi si faccia una canzone che potrebbe anche essere eseguita in pubblico al fine di sedurre le persone con la mia filosofia." Con questa richiesta, il Lebensgebet fu modificato in Amicizia ed orchestrato dal "maestro [4] Pietro Gasti,"[5] che con modestia smentiva ogni riferimento nelle pubblicazioni alle sue modifiche di ciò che Nietzsche aveva fatto in precedenza.[6] (Alcuni, d'altro canto, tra cui Benjamin Moritz,[7] concludono che queste modifiche sono tali da indurre ad espungere lo Hymnus dalle autentiche opere di Nietzsche, classificandolo piuttosto tra quelle del "modesto" Köselitz.)[8] Pertanto fu pubblicato con la "paternità" di Nietzsche da E. W. Fritzsch [9] a Lipsia come prima edizione verso l'estate del 1887, e si trattava di Amicizia semplicemente trasposto dal Lied di Salome e con modifiche orchestrali, con il titolo Hymnus an das Leben.

In ottobre del medesimo anno, Nietzsche scrisse una lettera al direttore d'orchestra tedesco Felix Mottl, al quale dichiarò, circa la sua composizione Hymnus an das Leben, che essa riveste la massima rilevanza per la sua opera filosofica: "Voglio che questo pezzo musicale possa rimanere come un'integrazione alla parola del filosofo che, com'è proprio delle parole, deve rimanere per necessità non chiara. il sentimento della mia filosofia trova la sua espressione in questo inno." Il dicembre successivo scrisse a Georg Brandes una lettera in cui commentava: "È stata appena pubblicata una mia composizione per coro ed orchestra, un Inno alla vita. È la mia composizione che è intesa a sopravvivermi e ad essere cantata in mia memoria."

Influenze

Gabriele D'Annunzio, estimatore di Nietzsche, compose una poesia dallo stesso titolo, Inno alla vita o Laus Vitae, contenuta nel primo libro delle Laudi, Maia.

Discografia

  • Friedrich Nietzsche, Vol. 2: Compositions of His Mature Years (1864-82), Erik Oland (Esecutore), Friedrich Nietzsche (Compositore), Lauretta Altman (Esecutore), Lauretta Altmann (Esecutore), Wolfgang Bottenberg (Esecutore), Valerie Kinslow (Esecutore), Sven Meier (Esecutore) — Audio CD (18 marzo 1997) Tecnica di registrazione: DDD — Numero di dischi: 1 — Etichetta: Albany Records — ASIN: B0000049PC

Note

  1. ^ Il testo è tratto dalla traduzione inglese eseguita da Walter Kaufmann.
  2. ^ ´Lebensgebet´ vertont durch Nietzsche (Lou-andreas-salome.de), su lou-andreas-salome.de. URL consultato il 7 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2004).
  3. ^ LOU ANDREAS SALOME', psicoanalista di Giuliana Proietti (Psicolinea.it)
  4. ^ In italiano anche nel testo da cui questa voce è tratta e tradotta.
  5. ^ Ecce Homo, trad. Walter Kaufmann
  6. ^ Bisogna anche ricordare che Peter Gast nutriva notoriamente un atteggiamento di totale sottomissione al suo maestro, malgrado le libertà che si prenderà nelle prime (ed arbitrarie) edizioni delle opere del celebre filosofo, parzialmente riconducibili a responsabilità dello stesso Gast.
  7. ^ Benjamin Moritz, School of Music, The University of Michigan
  8. ^ Vero nome di "Peter Gast".
  9. ^ Briefwechsel: Kritische Gesamtausgabe Di Friedrich Wilhelm Nietzsche, Giorgio Colli, Mazzino Montinari, Norbert Miller, Annemarie Pieper, Federico Gerratana, Renate Müller-Buck Pubblicato da Walter de Gruyter, 1975, pagina 166, ISBN 9783110150605 ISBN 3110150603

Collegamenti esterni


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