Sebbene sia spesso classificata come una canzone di Natale, questa non era l'intenzione di Greg Lake, che scrisse la canzone per protestare contro la commercializzazione del Natale[4]. Peter Sinfield, tuttavia, ha dichiarato che il testo parla di una perdita d'innocenza e di credenze infantili.
Il brano è spesso interpretato erroneamente come anti-religioso e, per questo motivo, Lake fu sorpreso del suo successo. In un'intervista alla rivista Mojo dichiarò:
(EN)
«I find it appaling when people says it's politically incorrect to talk about Christmas, you've gotta talk about the "Holiday Season". Christmas was a time of family warmth and love. There was a feeling of forgiveness, acceptance. And I do believe in Father Christmas.»
(IT)
«Trovo terribile quando la gente dice che è politicamente scorretto parlare del Natale, che avresti dovuto parlare del "Periodo delle Feste". Natale è un momento di calore familiare e di amore. Ci sono sentimenti di perdono, di accettazione. E io credo a Babbo Natale.»
Nel 1982 la canzone venne rifatta da Toyah Willcox per lo special televisivo Pop Goes Christmas, andato in onda su ITV[8].
Elaine Paige ha registrato il brano nel 1986 per il suo album Christmas.
Il gruppo canadese Honeymoon Suite l'ha rifatto nel 1988 per una compilation intitolata Winter Warnerland, insieme ad altri artisti della WEA (ora Warner Music Canada).
Il gruppo inglese sinfonico/progressive Marillion ne ha fatta una cover nel 2023.
Influenza culturale
I Believe in Father Christmas è stata parodiata e utilizzata come fonte d'ispirazione da Teddy Randazzo e Roger Joyce, per la loro canzone I Believe in Fairy Tales interpretata da Nikka Costa (allora 11enne) e presente nel suo secondo album, Fairy Tales, del 1983[12].
^(EN) Owen Adams, A song for a secular Christmas, in Guardian Unlimited: Arts blog, Guardian News and Media, 22 dicembre 2006. URL consultato il 22 dicembre 2007 (archiviato il 20 gennaio 2007).