Enas, Su Canale (condivisa con i comuni di Monti, Telti e Olbia), Zappallì, La Sarra, Monti Littu, Azzanì, Azzanidò, Trudda, La Castagna, Santa Giusta, Ovilò, Vaccileddi, Monte Petrosu
Il capoluogo comunale, Loiri, si trova pochi chilometri nell'entroterra, mentre l'estesa Porto San Paolo, sul mare, possiede un attrezzato porto turistico.
Storia
L'attuale territorio di Loiri Porto San Paolo risulta abitato da tempi molto antichi. Già in età medievale erano presenti alcune comunità, come testimonia la chiesa presente in località Santa Giusta, che era importante sede di culto del giudicato di Gallura. In realtà il territorio non può essere attribuito totalmente alla regione storica della Gallura. La parte più occidentale è storicamente facente parte della baronia di Silvas de Intro, collegata da secoli alla regione storica del Monteacuto. Il confine netto tra le due regioni storiche passa grossomodo in mezzo al territorio comunale, dividendolo in due parti pressoché uguali. Dal confine con Padru, in località Li Tre Puntitti, si segue l'andamento delle sommità della catena montuosa verso Punta La ceddha, Punta Lacabatu, Punta Santu Paulu, Punta Maruddu e Funtana Barattu, per poi seguire il confine con Olbia fino a Zappalì, Enas e Su canale. Il territorio così delimitato, che corrisponde più o meno al circondario di Loiri e Azzanì, ancora nella seconda metà dell'Ottocento era chiamato Silvas de Intro in parecchi documenti ufficiali e a dispetto della lingua che vi si parla è da considerarsi, al pari delle vallate di Berchiddeddu, come regione storica Monteacuto e non Gallura.
In epoca feudale, durante la dominazione aragonese e spagnola, il territorio era parte di un esteso feudo detto encontrada di Gallura, di cui costituiva l'estrema propaggine sud-orientale. Era classificato come "salto". Con questo termine si intendevano alcune aree selvagge e boscose all'interno di un feudo, territori in genere usati per la raccolta di legna e per il pascolo del bestiame suino (a causa della presenza di numerosi alberi ghiandiferi), o periodicamente affittati a pastori transumanti.
Anche con la dismissione dei feudi e con la formazione dei moderni comuni attorno alla metà dell'Ottocento, la zona continuò a essere amministrata dal comune di Tempio Pausania, riuscendo solo nel 1979 a costituirsi in comune autonomo.
Il territorio costiero, dove ora si trova Porto San Paolo, era in passato poco abitato e per vari secoli ritenuto insicuro a causa della malaria e delle frequentazioni delle navi barbaresche. Queste ultime durarono in Sardegna fino ai primi dell'Ottocento, mentre la malaria poté essere debellata dall'Isola solo negli anni successivi alla seconda guerra mondiale. Il territorio costiero di Porto San Paolo era, così come gran parte delle coste galluresi, sede di traffici e contrabbando fino ai primi del Novecento. Porto San Paolo era anche frequentato da pescatori, spesso provenienti dall'isola di Ponza. In decenni recenti, invece, lo stesso territorio di costa ha riscosso particolare successo come centro di villeggiatura, il che ha portato a uno sviluppo urbanistico particolarmente intenso.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Loiri Porto San Paolo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 marzo 1998.[4]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 la popolazione straniera residente era di 190 persone, il 5,3% della popolazione totale. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
È basata sul turismo balneare e alberghiero, trainata dalla vicina Costa Smeralda e da Porto Rotondo, ma anche sulla pesca, l'agricoltura e l'allevamento.
Importante è anche la vicinanza alla città di Olbia che, con l'aeroporto Costa Smeralda, ha favorito l'afflusso del turismo. Negli ultimi decenni si è notato un aumento progressivo di residenti provenienti soprattutto dal nord Italia e dalla Germania.
Infrastrutture e trasporti
Da Porto San Paolo partono collegamenti giornalieri con l'isola di Tavolara. Da ricordare è anche la minore e meno conosciuta, perché di proprietà privata, isola di Molara. Porto San Paolo si trova a metà strada tra Olbia e San Teodoro, ciò significa che chiunque passi per la SS 125 che costeggia la zona nord-orientale della Sardegna dirigendosi verso uno o verso l'altro approdo turistico, transita nel territorio del paese. Inoltre il territorio comunale usufruisce degli svincoli (uno è in fase di progettazione, l'altro è pienamente disponibile) sulla SS 131 DCN per la cittadina.
Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 9 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).