Il bacino idrografico del fiume Maggia è situato sul versante meridionale delle Alpi, nel territorio delle Alpi Lepontine, tra la Val d'Ossola (Monte Rosa, Passo del Sempione) e la Valle del Ticino. Questa zona è interessata, in particolare in primavera ed in autunno, da quantitativi importanti di precipitazioni, causato dal forzato innalzamento delle correnti caldo umide (scirocco) in arrivo dal Mediterraneo costrette a varcare le Alpi. Questo particolare regime pluviometrico permette al fiume di raggiungere portate massime straordinarie in rapporto alla modesta lunghezza e grandezza del bacino idrico: il valore della portata massima record del fiume fu di 4500 m³/s.
La portata media relativamente bassa di circa 27 m³/s, è causata dalle ingenti captazioni per la produzione elettrica. Infatti l'acqua accumulata nelle dighe viene poi immessa direttamente nel lago Maggiore dopo il turbinaggio.
Il materiale eroso sulle Alpi e portato a valle dal fiume ha prodotto, alla foce con il Lago Maggiore, un esteso deposito alluvionale che si inoltra nel lago stesso: il caratteristico Delta della Maggia, su cui in anni recenti si sono sviluppati i quartieri nuovi di Locarno e di Ascona.
Le acque del fiume e di molti dei suoi affluenti sono sfruttate per la produzione di energia idroelettrica, ad esempio con dighe di sbarramento come quelle del Sambuco e del Narèt.
Il fiume Maggia è molto popolare per la possibilità di balneazione in acque particolarmente limpide e in paesaggi tipicamente alpini o prealpini.
Il fiume è inoltre uno dei pochi rimasti in Svizzera ad avere ancora un corso prevalentemente naturale e libero. Queste caratteristiche permettono di trovare, lungo il corso della Maggia, specie animali che si trovano con meno frequenza lungo il corso di altri fiumi, i quali spesso sono incanalati.
Portata media
Portata media mensile (in m3/s) Stazione idrometrica: Locarno, Solduno (2019)