Venne battezzata nella Cappella Privata del Castello di Windsor il 15 dicembre 1875 e suoi padrini furono la zarina e lo zarevic di Russia (sua nonna e zio materni), la duchessa di Sassonia-Coburgo-Gotha (sua prozia paterna), la principessa di Galles (sua zia paterna) ed il duca di Connaught (suo zio paterno).
Durante la propria gioventù, la principessa Maria era considerata una giovane molto attraente e l'ideale per un ottimo matrimonio tra la casata reale inglese e una monarchia europea. Un suo cugino di primo grado, il principe Giorgio di Galles (poi Giorgio V del Regno Unito), si innamorò di lei ancora giovane e le propose addirittura di sposarlo. Il padre di Maria e quello di Giorgio erano concordi su questo matrimonio, ma non erano dello stesso avviso le rispettive madri[3]. La madre di Maria era avversa alla famiglia reale inglese e quella di Giorgio non era favorevole ad accettare parentele tedesche e pertanto l'idea del matrimonio venne archiviata.
Per Maria il matrimonio fu un punto d'arrivo importante, certo felice, ma contraddistinto da un marito di dieci anni più anziano di lei e con una predisposizione più al governo che alla famiglia.
Nel 1897, dopo il matrimonio ma quando ancora era principessa ereditaria, Maria ebbe una relazione romantica col luogotenente di cavalleria Gheorghe (Zizi) Cantacuzino[5], uomo di "piccola statura e bruno, non troppo bello, ma divertente" di 27 anni[6]. Quella relazione fu uno scandalo scarsamente conosciuto ai più in quanto immediatamente coperto dal re Carlo I. Nell'autunno del 1897, al picco dello scandalo, alcune voci davano Maria come incinta e parevano essere confermate da un improvviso viaggio della principessa a Coburgo, presso la madre. Qui secondo alcuni Maria avrebbe dato alla luce un figlio che poi scomparve dalla storia. Alcuni storici hanno supposto che il bambino fosse nato morto o che fosse stato affidato a qualche orfanotrofio[senza fonte].
I pettegolezzi e storie riportate all'epoca, ipotizzarono anche che la figlia Maria avrebbe potuto essere figlia del granduca Boris Vladimirovich di Russia e che il figlio Nicola sarebbe stato figlio dell'amico americano Waldorf Astor.
Di quegli amori parlò con l'amica e ballerina statunitense Loïe Fuller, con la quale mantenne una stretta corrispondenza privata per quasi tutta la vita.
Regina consorte di Romania
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La regina Maria col marito Ferdinando in visita alle truppe rumene sul fronte nel 1919.
Alla morte del re Carlo I di Romania, nel 1914[1], Ferdinando e Maria divennero i nuovi sovrani della nazione rumena ma a causa della prima guerra mondiale essi furono incoronati solo nel 1922. Come sovrana Maria fu molto popolare tra i suoi sudditi e durante la guerra prestò servizio come infermiera volontaria della Croce Rossa e, allo scopo di raccogliere fondi per l'associazione, scrisse e pubblicò un libro: Il mio Paese. In campo politico, durante la prima guerra mondiale si adoperò coi propri generali per rendere sempre più indipendenti i progetti strategici rumeni da quelli della Germania che, sebbene alleata, vedeva la Romania come un territorio del quale disporre liberamente.
Finita la guerra Maria rappresentò la Romania alla firma del Trattato di Versailles, che ratificò le condizioni per la sua nazione. La singolare presenza di una regina consorte alla firma del trattato fu voluta non solo dallo spirito nazionalista della regina, ma anche dalla volontà politica del primo ministro Ion I. C. Brătianu. Maria andando disse: «Devo andarci! La Romania abbisogna di un volto che la rappresenti, ed io sarò quel volto», calcolando l'impressione che tale visita reale avrebbe fatto sulla stampa internazionale, attirando l'attenzione sulla Romania e sul peso che tale scelta avrebbe avuto sulla fruizione finale dei concordati. L'arrivo a Parigi della cosiddetta Regina Soldatessa fu un evento internazionale e spinse molti stati europei a non dimenticare il tributo che la Romania proporzionalmente più di ogni altro stato aveva dovuto concedere alla Grande Guerra. La Romania, grazie anche alla presenza della regina Maria, ottenne di recuperare i territori persi durante il conflitto (la Transilvania, la Bessarabia e la Bucovina settentrionale), espandendosi del 60%.
In questi atti Maria si distinse come coraggiosa sovrana al punto da indurre scrittori come A.L. Easterman a descrivere così il governo rumeno: «Re Ferdinando è un uomo tranquillo, pacifico e con un carattere non significativo … Non è lui, ma Maria a governare la Romania».
Gli ultimi anni ed il ruolo di regina madre
Alla morte di Ferdinando, avvenuta nel 1927, venne incoronato il nipote Michele, perché il figlio Carlo aveva rinunciato al diritto di successione al trono in aperto contrasto col padre. Dopo la morte del marito Maria continuò a vivere in Romania. Scrisse un interessante memoriale intitolato Storia della mia vita.
Morì al Castello di Peleș il 18 luglio del 1938, vittima di un tumore. Venne inumata al fianco di Ferdinando I nel monastero di Curtea de Arges.
Le credenze religiose
Pur essendo cresciuta in ambiente anglicano, Maria per matrimonio aveva dovuto convertirsi alla Chiesa ortodossa romena che era la Religione di Stato in Romania.
Negli ultimi anni della vita, dopo avere incontrato Martha Root, una eminente insegnante bahai itinerante, aderì alla Fede Bahai divenendone una seguace e la prima monarca baha'i ad avere accettato il messaggio di Bahá'u'lláh[7].
Così si esprimeva sul suo nuovo Credo: «Dio, è Tutto, ogni cosa. Egli è la forza dietro ogni inizio … Sua è la voce dentro di noi che ci mostra il bene e il male. Ma per lo più noi ignoriamo o fraintendiamo questa voce … Perciò vennero i Profeti; perciò vennero Cristo, Muhammad, Bahá'u'lláh: perché di tanto in tanto l'uomo ha bisogno di una voce sulla terra che gli porti Iddio, che renda più acuta la percezione dell'esistenza del vero Dio. Quelle voci inviateci dovevano divenire carne, perché potessimo sentire e comprendere con le nostre orecchie terrene».[8]
Della Religione bahá'í disse anche: «…ho scoperto nell'insegnamento bahá'í lo spirito reale di Cristo, così spesso negato e incompreso: unità invece che divisione, speranza invece di condanna, amore invece di odio, e grande rassicurazione per tutti gli uomini».[9]
Figli
La regina Maria col figlio Nicola in una fotografia del 1900 circa.
Dal matrimonio con Ferdinando nacquero sei figli:[1]
Silvia Storti Shelyta (a cura di), La storia della mia vita [The Story of my Life], collana Memorie, Milano, Rediviva, 2022 [1934], ISBN978-88-97908-70-8.
(DE, EN) Carmen Sylva (Regina Elisabetta di Romania) e Maria di Romania, The Child of the Sun: Royal Fairy Tales and Essays by the Queens of Romania, Elisabeth and Marie, a cura di Silvia Irina Zimmermann, Serie del "Centro ricerca Carmen Sylva"―Archivio principesco di Wied, vol. 9, Stoccarda, Ibidem-Verlag (Ibidem Press), 2020, ISBN978-3-8382-1393-4.[12]
^(EN) Princess Marie of Great Britain 1875, su users.uniserve.com, Yvonne's Royalty Home Page, 6 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2011).
^ab(EN) Rumania, su Maria, Queen of Romania (1875-1938), geocities.com (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2003).
(EN) Diana Mandache (a cura di), Later Chapters of My Life: The Lost Memoir of Queen Marie of Romania, Stroud (Gloucestershire), Sutton Publishing, Ltd., 2004, ISBN978-0-7509-3691-0.
(EN) Diana Fotescu (a cura di), Americans and Queen Marie of Romania, Palm Beach (Florida), Center for Romanian Studies, 1998, ISBN1592110835.