Dopo aver completato gli studi in letteratura e storia, si trasferisce a Parigi per studiare alla Sorbona, dove si era iscritto come auditore e dove poteva consultare l'archivio per approfondire i suoi studi[7]. Tornato in Italia, esordisce come scrittore alla fine degli anni 50 scrivendo romanzi gialli.[5]
Insieme al cognatoAndrea Corno fonda a Milano nel 1960 l'Editoriale Corno, una casa editrice di fumetti che esordisce lo stesso anno con due testate antologiche contenenti materiale americano[8][9]. Il debutto come autore avviene l'anno successivo quando crea una serie western, Maschera Nera, e una fantascientifica, Atomik, entrambe firmate con lo pseudonimo "Esselle". Nel 1964, con il nuovo pseudonimo di Simplex, firma invece La Primula Verde. Lo pseudonimo definitivo di Max Bunker verrà inaugurato poco dopo, quando crea nuovi e numerosi personaggi di vario genere e qualità; essi si caratterizzano per l'attenzione rivolta alla società e alle mode, come i fumetti neriKriminal e Satanik disegnati da Magnus, che raggiungeranno un certo successo.[1][5][6].
Sia Kriminal che Satanik evolveranno poi dal genere puramente nero in un giallo più tradizionale; questo anche a causa delle denunce, sequestri, processi e persecuzioni della stampa a causa delle quali Luciano Secchi deve affrontare una ventina di processi contro la morale pubblica, da cui esce però sempre assolto; nonostante l'esito positivo, queste esperienze lo spingono ad autocensurarsi[7].
Sulla scia di linus fonda e dirige la rivista contenitore Eureka, sulla quale pubblica anche storie da lui scritte, come Fouché e Maxmagnus. Quest'ultimo pone le basi per il successivo Alan Ford che esordisce poco dopo nel 1969 e che, nonostante un esordio deludente, dopo due anni raggiunge un successo tale da divenire l'apice della collaborazione con Magnus[1][5][6].
Nel 1970 inizia la pubblicazione tramite l'Editoriale Corno dei supereroi americani della Marvel con la testata dedicata all'Uomo Ragno. Dopo lo scioglimento nel 1974 del connubio artistico con Magnus, Max continua a creare nuovi personaggi fino alla crisi dei primi anni ottanta, che porta alla chiusura della casa editrice Corno nel 1984. Decide di fondarne una propria, la Max Bunker Press, con la quale continua a pubblicare Alan Ford ed altri suoi personaggi, oltre a ristampare vecchi successi del passato come Kriminal e Satanik. L'attività di editore termina nel 2013 quando la figlia Raffaella subentra alla gestione del padre, che con la stessa continua a pubblicare la serie di Alan Ford[5][6].