Montasola è un comune italiano di 389 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio.
Geografia fisica
Territorio
Nel territorio comunale scorre il torrente Aia.
Clima
Classificazione climatica: zona E, 2464 GR/G
Storia
Italiano
Borgo di Montasola
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tipologia:Città, vicus e borghi quota:608manno:0epoca:Medioevale
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Borgo di Montasola
Montasola è un piccolissimo comune di circa quattrocento abitanti, situato in provincia di Rieti, un pittoresco paese medievale adagiato su una propaggine del Monte Tancia, il più alto dei Monti Sabini, da cui domina la rigogliosa valle del torrente l'Aia, affluente della riva sinistra del fiume Tevere.
Il territorio del comune di Montasola mostra tracce di insediamenti fin dall'età romana ed il primo centro abitato utilizzò strutture romane, probabilmente appartenenti ad una villa rustica, Curtis de Lauri, il cui nome derivava dalla presenza di folti boschi di alloro, tale insediamento sarebbe stato distrutto dai Goti e i suoi abitanti si sarebbero rifugiati sul Monte San Pietro.
A testimonianza di ciò sono stati rinvenuti oltre ad alcune iscrizioni funerarie due frammenti epigrafici con la menzione di Forum Novum e una epigrafe con dedica a Iside, Serapide e Arpocrate, che testimonia la presenza di un culto locale per le divinità alessandrine.
In località Piani Marmi, nei pressi della riva sinistra del torrente l'Aia e lungo un antico tracciato viario, sono visibili alcuni resti di monumenti funerari d'età romana, nuclei cementizi e blocchi parallelepipedi in calcare, attualmente quasi del tutto coperti da un fitto manto di arbusti e di erbe.
Nel corso dell'alto Medioevo, presso le rovine dell'antico insediamento, i monaci dell'Abbazia di Farfa ripresero a coltivare le terre e favorirono, così, la nascita di un nuovo abitato, localizzato sul Monte Asola (ora Monte San Pietro).
Il possesso fu confermato, nell'817, dal privilegio di papa Stefano IV e riconfermato dagli imperatori Lotario, nell'840 e Ludovico II nell'857.
Agli inizi del secolo X, prima comunque del 936, la Curtis de Lauri fu sottratta al possesso del monastero e vi fu fondato il Castellum de Lori, che nel secolo XII risulta soggetto alla Santa Sede, alla quale doveva corrispondere un censo annuo di 18 libbre di provisini (moneta francese del XII-XIII sec.).
La curia pontificia, però, al momento della conclusione nel 1191 di un accordo tra Enrico VI e Celestino III, che restituiva al controllo pontificio una parte considerevole del patrimonio tanto a nord quanto a sud di Roma, pose in atto una complessa opera di riorganizzazione delle strutture insediative sabine, che si concretizzò con l'accentramento della popolazione del castello de Lori nel castrum di Montasola, fondato l'11 agosto dello stesso anno, come ricorda una epigrafe murata sulla facciata della chiesa di S. Pietro, costruita nove anni dopo, che così recita:
IN N(OMI)N(E) D(OMI)NI A(MEN) AN(NO) D(OMI)NI MC
LXXXXI T(EM)P(O)R(E) C(ELESTI)N(I) III P(A)P(E) M(ENSE) A(U)G(USTI)
D(IE) XI HOC CASTRU(M) EDIFICATU(M)
FUIT P(OS)T VIIII AN(NOS) SERVU(S) D(E)I AGU
ZANU(S) EDIFICAVIT E(C)CL(ESI)AM ISTA(M) CU(M)
UNIVERSO P(O)P(ULO) MONTIS A(SULE) AD ONO
RE(M) D(E)I ET AP(OSTO)LORU(M) P(ETRI) ET THOMA(E)
Nel 1278 i suoi abitanti giurarono fedeltà ed omaggio a papa Niccolò III.
Montasola si ribellò al dominio pontificio nella seconda metà del secolo XIV, tanto da essere dichiarata terra bandita.
Dopo essere stato occupato da Luca Savelli, nel 1368 il castello fu infeudato a Francesco e Buccio Orsini, alla cui famiglia rimase sino agli inizi del Quattrocento, allorché fu assegnata a Battista Savelli.
Confiscata a Giacomo Savelli, fu venduta nel 1463 da papa Pio II a Giorgio Cesarini, ai fratelli della Valle e a Marcello Rustici.
Riscattata dai Savelli cinque anni dopo, fu nuovamente sequestrata alla famiglia baronale romana nel 1501 da papa Alessandro VI e concessa in vicariato a Giovanni Paolo Orsini.
Recuperata dai Savelli alla morte del papa, fu nuovamente confiscata a Troilo Savelli nel 1592 ed acquisita definitivamente dalla Camera Apostolica.
Durante la parentesi del dominio francese il comune fu ascritto dapprima al dipartimento del Clitunno, cantone di Poggio Mirteto (1798-1799) per passare poi al dipartimento di Roma, circondario di Rieti, cantone di Calvi (1810-1814), come appodiato di Aspra (attuale Casperia).
Con la Restaurazione e la riforma del 1816/1817 Montasola fu inclusa nell'ambito della provincia Sabina, delegazione di Rieti, distretto di Poggio Mirteto, come comunità appodiata a Torri, condizione che manterrà sino al 1831 allorché tornò di nuovo comune autonomo con governo di secondo ordine dipendente da Poggio Mirteto.
Dopo l'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1860, il comune entrò a far parte della provincia di Perugia; dal 1923 appartenne alla provincia di Roma finché nel 1927 fu incluso nella neoistituita provincia di Rieti.
Nel 1928 Montasola subì una nuova soppressione, con l'aggregazione a Cottanello, ma il comune fu di nuovo ricostituito nel 1946.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]
Amministrazione
Nel 1923 passa dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio, e nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, Montasola passa a quella di Rieti.
Nel 1928 viene aggregato al comune di Cottanello, da cui viene nuovamente separato nel 1946.
Note
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
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Collegamenti esterni
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