Il termine musica post-industriale, alla quale ci si riferisce anche con il suo equivalente inglese post-industrial music, è un termine ombrello con cui si indicano tutti quei generi musicali emersi dagli anni '80 che hanno mescolato stili musicali vecchi e nuovi con stilemi tipici della musica industriale. Il termine industrial, infatti, aveva visto la sua prima applicazione in relazione alla musica nella metà dagli anni '70 con la nascita della Industrial Records. Gli artisti che gravitavano attorno a tale etichetta vennero appunto definiti industrial[1]. Il genere si diffuse in breve tempo in tutto il mondo occidentale, trovando terreno fertile anche in Oriente ed in Giappone, generando così le ramificazioni che oggi costituiscono la musica post-industriale.
Sviluppi della musica industriale: La musica post-industriale
«E i giornalisti adesso usano il termine industrial come se usassero il termine Blues. È diventato parte del vocabolario.»
(Intervista a Genesis P. Orridge - Edizione italiana a cura di Paolo Bandera, Manuale di cultura industriale, REsearch 1983 - Shake edizioni 1998)
Ambient industrial
I progetti di musica ambient industrial come i Coil,[9]Lilith,[10]Nurse with Wound,[11]Lustmord,[12] e Zoviet France,[13] furono evoluzioni della musica industriale nei successivi anni '80. Questi artisti continuavano ad utilizzare materiali non musicali e rumori, ma meno caustici di altre evoluzioni post-industriali[14]. Gli ultimi materiali registrati in studio dai Throbbing Gristle come In the Shadow of the Sun and Journey Through a Body si dirigevano già verso le intuizioni dark ambient sviluppate poi da gruppi che nacquero dallo scioglimento dei TG, come i Coil o Chris & Cosey[15].
La musica electro-industrial si distingue dalla Electronic body music, e nasce nella metà degli anni '80. Se la EBM è caratterizzata da strutture minimali e produzione pulita, la electro-industrial ha un suono profondo, complesso e stratificato. Pionieri di questo stile furono musicisti come Skinny Puppy[25], Front Line Assembly e :wumpscut:. Intorno alla metà degli anni '90 dalla electro-industrial scaturirono generi come la dark electro e la aggrotech[26]. Altri artisti da menzionare possono essere gli Haujobb[27], i Lab Report[28] ed i Leæther Strip.[29]
Il termine industrial rock fu utilizzato per descrivere quei gruppi che, parallelamente ai primi artisti della musica industriale, svilupparono intuizioni simili, mescolando alla classica strumentazione rock (Chitarra elettrica, basso e batteria) anche rumore bianco ed elementi di musica elettronica (sintetizzatori, sequenzer, semper e drum machine). Le chitarre sono perlopiù distorte o molto effettate e gli strumenti tipici del rock possono essere suonati dal vivo o campionati. Tra i primi gruppi a sviluppare queste caratteristiche sono da menzionare gruppi post punk come Chrome,[45]Killing Joke,[46]Swans,[47]Big Black,[48] e Foetus.[49]. La scena vide una naturale evoluzione verso l'industrial metal con gruppi come Ministry,[50]Godflesh,[51]KMFDM[50] and Nine Inch Nails[52]. Questi gruppi furono fortemente influenzati dall'Heavy metal.
Il termine Japanoise nasce dalla crasi fra le parole Japan e Noise[53][54], ed indica la scena rumoristica giapponese. Nata fra la fine dei '70 ed i primi '80, la scena Japanoise è caratterizzata da un forte senso di libertà che si concretizza anche nello sfuggire a definizioni certe. Il Japanoise va da gruppi di decostruzionismo punk rock come gli Hanatarash[55] o la loro conseguente evoluzione psichedelica, i Boredoms[56], alla elettronica da tavolo degli Incapacitants[57] o di Merzbow.[58]. La scena prese ispirazione dagli esordi della power electronics unita a tematiche BDSM[59].
La scena neofolk vede la sua nascita con gruppi e musicisti come Douglas Pearce dei Death In June[60], Tony Wakeford dei Sol Invictus[61] e David Tibet dei Current 93, e dalle loro collaborazioni l'uno con l'altro[62]. Questi musicisti furono in primo nucleo di artisti che incorporarono nei loro brani elementi della musica tradizionale europea, mescolandoli con elettronica ed elementi della musica sperimentale e della musica industriale. Il genere comprende una serie di tematiche che vanno dalla musica folk, all'eternità, all'alchimia, al neopaganesimo, a tematiche del romanticismo e dell'occultismo. Il neofolk spesso sfocia in altri generi come il martial industrial. il termine folk apocalittico invece precedette il termine neofolk e fu usato da David Tibet nei tardi anni '80.
Il termine power electronics fu coniato da William Bennett per descrivere il suo gruppo di musica rumorista chiamato Whitehouse[63]. La power electronics consiste in una ricerca rivolta verso stridenti onde di feedback, mescolate ad onde pulsanti e molto basse prodotte generalmente da sintetizzatori analogici e frequenze molto alte e fastidiose. La voce, distorta ed urlata porta spesso liriche offensive e cariche di odio. Profondamente atonale, questa musica non presenta melodie convenzionali, ne ritmiche[64]. Dagli Whitehouse nacquero poi altri progetti come Sutcliffe Jügend[65]. Un genere spesso paragonato alla power electronics è la death industrial di gruppi come The Grey Wolves,[66], Brighter Death Now[67], o ad artisti dell'etichetta svedese Cold Meat Industry[67].
La musica power noise, anche conosciuta con il nome di rhythmic noise, prende ispirazione dalle forme più strutturate e distorte delle prime manifestazioni della musica industriale europea, come gli Esplendor Geométrico[68]. Un antecedente può poi essere considerato il gruppo belga dei primi anni '90 Dive[68][69]. I gruppi power noise mescolavano il rumorismo con varie forme di electronic dance music. Il termine fu coniato da Raoul Roucka dei Noisex nel 1997, che intitolò una delle sue tracce "United (Power Noise Movement)".[70][71]. Generalmente questo genere è basato su ritmiche distorte generate spesso dalla Roland TR-909, battuta 4/4 dal tono militaresco ed assenza di cantato. Qualche volta vi è l'aggiunta di componenti melodiche, ma sempre assoggettate alla componente ritmica. I brani di Power noise sono generalmente strutturati e ballabili, e saltuariamente astratti. Questo genere vanta festival dedicati ed importanti come il Maschinenfest festival a Krefeld in Germania, oppure l'Infest a Bradford in Inghilterra. Fra gli artisti da menzionate vi sono gli Imminent Starvation, gli Axiome, i Converter, ed i Terrorfakt. Etichette specializzate su questo genere sono le tedesche Ant-Zen e Hands Productions. La Technoid emerse da questa scena musicale traendo ispirazione dalla IDM, dalla experimental techno e dal rumorismo.
Note
^"... journalists now use 'industrial' as a term like they would blues. - Genesis P-Orridge, RE/Search #6/7, p. 16.
^(EN) Rapoon – The Fires of the Borderlands, su heathenharvest.org. URL consultato il 20 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2018).
^Adem Tepedelen, "Skinny Puppy Bark Back", Rolling Stone, May 20, 2004. [2]Archiviato il 1º marzo 2009 in Internet Archive. Access date: October 24, 2008.
^Interview with Axel Machens, Vendetta Music, April 23, 2007. Copia archiviata, su vendetta-music.com. URL consultato il 3 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2008). Access date: December 23, 2008.
^Manny Theiner, "German electro-industrial duo Haujobb plays Pegasus Lounge", Pittsburgh City Paper, September 13, 2007. [3] Access date: October 24, 2008.
^"Claus Larsen fronts one of Europe's leading Electro-Industrial bands." Mick Mercer, The Hex Files: The Goth Bible, Woodstock: The Overlook Press, 1997, p. 24.
^abDan Sicko, Techno Rebels: The Renegades of Electronic Funk, Billboard Books, 1999, p. 142.
^ Nancy Kilpatrick, Chapter 5: Music of the Macabre, in The Goth Bible: A Compendium for the Darkly Inclined, New York, St. Martin's Griffin, 2004, p. 86.
^(EN) Eugene Thacker, PULSE DEMONS, su culturemachine.tees.ac.uk, Culture Machine. URL consultato il 5 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2007).
^Copia archiviata, su monkeyhouse-recordings.co.uk. URL consultato il 14 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011). Access date: March 17, 2009.
^Emily Benjamin, "Whitehouse Asceticists Susan Lawly". The Johns Hopkins News-Letter. February 14, 2006. Copia archiviata, su media.www.jhunewsletter.com. URL consultato il 15 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2009). Access date: March 15, 2009.
^Creaig Dunton, Perfectly Flawed review, Brainwashed, March 29, 2009. [6] Access date: March 29, 2009.
^Copia archiviata, su aversionline.com. URL consultato il 17 marzo 2009 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2008). Access date: March 17, 2009.
^abHymen Records, Converter, Coma record description. [8]Archiviato l'11 novembre 2007 in Internet Archive.. Access date: August 8, 2008.
^Nancy Kilpatrick, The Goth Bible: A Compendium for the Darkly Inclined, New York: St. Martin's Griffin, 2004, chapter 5, "Music of the Macabre," p. 87.