Nato a Norfolk, Virginia, figlio di una ragazza madre, che aveva diciassette anni al momento della sua nascita.[1] La madre non sposò mai il padre biologico, che però lo ha riconosciuto dandogli il suo cognome. Successivamente la madre si sposò con Walter Whitfield e ebbe quattro figlie. Whitfield era di stanza a Bath, nel Maine, nella United States Air Force, e a causa del suo lavoro tutta la famiglia si trasferì lì.[1] Il padre biologico morì quando Parker aveva undici anni; questo, il trasferimento in un'altra città e i conflitti con il patrigno, generarono in lui una forte aggressività che lo portò ad avere problemi a scuola.[1] La madre decise di mandarlo a vivere a Virginia Beach dallo zio, un insegnante di wrestling alla Princess Anne High School. Grazie allo zio si appassiona ben presto al wrestling, potendo così sfogare la sua rabbia giovanile nello sport.[1] All'età di quattordici anni, si trasferisce con la madre a Hampton Roads, in Virginia, per stare vicino alla nonna, gravemente malata.[1] Nonostante l'ennesimo cambiamento di città e scuola, Parker continua a praticare il wrestling alla Churchland High School e alla Great Bridge High School, vincendo vari titoli a livello nazionale.[2]
Nel 1999 si iscrive alla Pennsylvania State University. In quel periodo, Parker e un compagno di squadra sono stati accusati di violenza sessuale nei confronti di una ragazza.[1] Ma durante il processo, durato due anni, la ragazza viene messa alle strette e ammette che si trattava di sesso consensuale. Parker e il suo compagno vengono assolti nel 2001.[1] Termina gli studi all'università dell'Oklahoma, laureandosi in programmazione informatica nel 2003.[1] Dopo la laurea inizia a lavorare come programmatore ma ben presto viene notato da un talent scout, mentre aveva accompagnato un amico modello ad un'audizione a Dallas.[1]
L'agente Jon Simmons vide in lui un potenziale modello e attore, ma Parker era restio ad intraprendere quella carriera, preferendo continuare il suo lavoro di programmatore informatico. Ma cede ai continui inviti dell'agente e si presenta a vari provini, decidendo in seguito di seguire i consigli di Simmons.[1] Si trasferisce a Los Angeles e poco dopo ottiene il suo primo lavoro, ottenendo una parte in uno spot pubblicitario. Di lì a poco ottiene i primi piccoli ruoli televisivi, partecipando alle serie televisive Cold Case - Delitti irrisolti e The Unit.
Dal 2007 è sposato con Sarah DiSanto e ha quattro figlie.
Nel corso della sua carriera ha diretto e prodotto diversi cortometraggi, nel 2016 ha debuttato alla regia con il lungometraggio The Birth of a Nation - Il risveglio di un popolo.[6] Il film racconta le gesta di Nat Turner, uno schiavo che guidò la rivolta degli schiavi, scoppiata nella Contea di Southampton in Virginia nel 1831. Oltre a dirigere il film, Parker è protagonista, sceneggiatore e produttore della pellicola. Il film è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2016, dove ha vinto il premio del pubblico e il gran premio della giuria.[7]
Iniziative caritatevoli e politiche
Al fine di aiutare ragazzi problematici, senza fissa dimora e orfani, Parker è attivo in varie iniziative benefiche.[1] È sostenitore di varie organizzazioni, tra cui Boys & Girls Clubs of America e Peace4Kids, che aiutano giovani svantaggiati a Los Angeles.[8] Parker è anche un insegnante volontario di wrestling, insegnando lo sport a ragazzi dai 10 ai 12 anni in vari istituti, tra cui Rosemead High School e Rio Hondo College.[9] Parker è stato un attivo sostenitore e volontariato per la campagna presidenziale del 2008 di Barack Obama.[10]
Controversie
Accuse di violenza sessuale
Nate Parker è stato accusato da una studentessa di averla violentata con un suo compagno di stanza e di wrestling (Jean Celestin), mentre era ubriaca e priva di sensi. Parker fu ritenuto innocente, mentre Celestin fu inizialmente condannato e poi assolto dall'alta corte. Il fatto sarebbe accaduto nel 1999, periodo in cui egli frequentava la Penn State University. La conferma del coinvolgimento dei suoi imputati arrivò dallo stesso Parker, intercettato mentre discorreva telefonicamente sull'accaduto con la ragazza in questione.[11][12]La ragazza sporse denuncia all'università per non averla protetta dalle molestie. Nel 2012, la ragazza si è tolta la vita.[senza fonte]
Omofobia
In un'intervista rilasciata ad Ebony, Parker dichiarò che "mai e poi mai avrebbe interpretato un ragazzo gay in un suo film", sollevando un vespaio di critiche; a tal proposito, Parker ha ammesso di aver sbagliato e di aver molto lavoro da fare su se stesso.[senza fonte]