Nel 2006 si laureò in Ingegneria gestionale e informatica dei sistemi presso la South Russian State Polytechnic University. A seguito della laurea proseguì gli studi nella stessa università in Economia e gestione dell'economia nazionale. Prima di essere selezionato come cosmonauta ricoprì il ruolo di CEO della società Space Tu.
Carriera di cosmonauta
L'8 ottobre 2012 venne selezionato come candidato cosmonauta del gruppo Roscosmos 16, iniziando l'addestramento generale dello spazio il 30 ottobre dello stesso anno. Due anni dopo, il 5 giugno 2014, superò l'esame finale, venendo qualificato come cosmonauta collaudatore di Roscosmos. Nel luglio 2014 iniziò l'addestramento avanzato di gruppo, durante il quale svolse lezioni e simulazioni avanzate del veicolo Sojuz e del Segmento russo della Stazione spaziale internazionale, addestramenti di sopravvivenza nel deserto, in montagna, in acqua e in inverno e addestramenti di paracadutismo. Nel febbraio 2018 venne assegnato all'equipaggio di riserva della Sojuz MS-12 con Andrej Borisenko e Christina Koch. In vista di questa missione, partecipò all'addestramento di sopravvivenza invernale di tre giorni nei boschi innevati intorno alla città di Mosca; successivamente la sua assegnazione non venne confermata. Nel 2019 Čub partecipò alla missione analoga ESA CAVES svoltosi in Italia e in Slovenia. Il 18 novembre 2019 venne assegnato, insieme a Anatolij Ivanišin e Ivan Vagner, all'equipaggio principale della Sojuz MS-17 (Expedition 64) ma dopo l'acquisto di due seggiolini da parte della NASA, venne sostituito dall'astronauta statunitense Christopher Cassidy. Nel maggio 2021 venne assegnato l'equipaggio di riserva della Sojuz MS-22 e all'equipaggio principale della Sojuz MS-23. Nel gennaio 2022, a Čub venne negato senza giustificazioni[2] un visto d'ingresso per gli Stati Uniti per visitare il Johnson Space Center e svolgere un addestramento di cinque settimane sul Segmento orbitale americano. Roscosmos riferì che la decisione degli Stati Uniti minacciava la sicurezza del cosmonauta durante la missione sulla ISS e che avrebbe potuto spostare Čub nell'equipaggio di missione spaziale futura a causa di queste complicazioni.[3] Dopo la divulgazione di queste informazioni ai media, pochi giorni dopo a Čub venne rilasciato il visto per un viaggio negli Stati Uniti.[4]
Sojuz MS-24 (Expedition 70/71)
Nel maggio 2021 venne assegnato l'equipaggio di riserva della Sojuz MS-22 e all'equipaggio principale della Sojuz MS-23. Il lancio della Sojuz MS-23 era previsto per la marzo 2023 ma, nel gennaio 2023, a causa dell'incidente accorso alla Sojuz MS-22, Čub venne spostato dall'equipaggio della Sojuz MS-23 a quello della Sojuz MS-24, la cui partenza è avvenuta il 15 settembre 2023.[1] Per permettere di effettuare la missione di breve durata della cosmonauta bielorussa Marina Vasilevskaja (Sojuz MS-25), nel maggio 2023 Roscosmos annunciò che Čub, insieme al comandante della Sojuz MS-24 Oleg Kononenko, avrebbe trascorso un anno nello spazio durante le Expedition 70/71.[5]
Vita privata
Prima della carriera di cosmonauta aveva già effettuato più di 150 salti con il paracadute, inclusi alcuni voli con una tuta alare. Il detentore del record di Russia e Europa 2011 nella classe di grandi formazioni di tuta alare. Le altre sue passioni riguardano il motociclismo e i viaggi.