Il comune nacque nel 1928 in seguito all'accorpamento dei cinque comuni precedentemente presenti in valle: Celledizzo, Celentino, Cogolo, Comasine e Peio. Il capoluogo comunale divenne Cogolo, mentre l'abitato di Peio, per una migliore e rapida distinzione, è normalmente identificato come Peio Paese.
Tale provvedimento fu ratificato con il Regio Decreto 28 giugno 1928, n. 1686: Riunione dei comuni di Celadizzo, Celentino, Cogolo, Comasine e Peio in un unico Comune denominato «Peio» con capoluogo a Cogolo.[9]
Simboli
Stemma
Lo stemma è stato adottato con D.G.P. del 12 dicembre 1982 n. 16159/2-B.[10]
«Colonna-piedistallo di color oro von ombreggiatura in rosso, sormontato in alto da capitello dorico di argento tratteggiato nero; doppia vasca per raccolta acqua di colore oro tratteggiato nero con ai lati due cascatelle d'acqua azzurra cadenti dalle due vasche e al centro una cascatella che sfiora dalla vasca superiore.[11]»
Gonfalone
Il gonfalone è stato adottao con D.G.P. del 18 gennaio 1985 n. 242.[12]
«Drappo: di seta rettangolare terminante a tre punte, frangiato d'argento, suddiviso in due bande verticali di cui quelle a destra di colore azzurro, quella a sinistra di colore giallo, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato nel centro dello stemma comunale contornato dall'iscrizione su svolazzo pergamenato di colore rosa "De admirando dei Dono", inserita fra i rami fruttati di quercia e alloro. Nella parte superiore della corona civica l'iscrizione "Comune di Pejo". L'asta verticale sarà ricoperta da velluto azzurro con bulette argentate poste a spirale. Cravatta e nastri dai colori nazionali, frangiato d'argento.»
Chiesa di San Rocco, poco sopra all'abitato di Peio Paese. Nei pressi della chiesa si trova un cimitero militare, nel quale sono stati deposti anche i resti di soldati austriaci morti durante la Grande Guerra e restituiti dal ghiacciaio.
Grazie alle peculiarità dell'ambiente, delle strutture storiche e delle tradizioni e al lavoro di ricerca etnografica svolto dall'Associazione L.I.N.U.M. (Lavorare Insieme per Narrare gli Usi della Montagna), nell'anno 2002, la Provincia di Trento ha riconosciuto al territorio del Comune di Peio lo status di Ecomuseo. La denominazione ufficiale scelta è stata: Ecomuseo della Val di Peio "Piccolo Mondo Alpino".
Nel 2003 è stato creato un museo riguardante la prima guerra mondiale, svoltasi anche su queste montagne. Tale museo contiene sia reperti riguardanti il campo di battaglia, sia oggetti di uso quotidiano, e inoltre documenti, mappe, videodocumentari ed un archivio fotografico.
Economia
Turismo
Peio è un importante centro turistico che offre nei mesi estivi la possibilità di effettuare escursioni nel Parco nazionale dello Stelvio, mentre in quelli invernali la possibilità di praticare lo sci alpino, lo sci nordico ed il pattinaggio su ghiaccio. Sul territorio comunale sono presenti come punti di appoggio i rifugi Vioz e Larcher.
Infrastrutture e trasporti
La Val di Peio è percorsa dalla Strada Provinciale 87, che ha origine nei pressi di Fucine dalla SS 42 del Tonale e che termina a Peio Paese dopo aver attraversato direttamente o con varie diramazioni (SP 87dir) tutte le frazioni.
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Celledizzo, Celentino, Cogolo e Comasine.[14]
In realtà, come visto precedentemente, non si è trattato di accorpamento, ma di riunione di tutti e cinque i comuni. Data l'omonimia fra il nuovo comune ed uno di quelli soppressi, a livello Istat il provvedimento è stato però trattato come un'aggregazione.
^Si veda: Istituto Geografico Militare, collezione dei testi tecnici, Elenco dei Comuni della Repubblica Italiana — con riferimento alla cartografia alla scala 1:25 000 (serie 25/v), Firenze 1989, pag. 96.
^Blasonatura alternativa: Scudo appuntato. D'argento ad una fontana di due vasche sovrapposte d'oro ageminate di nero, sul capitello d'una colonna del primo, illuminata di rosso, movente dalla punta, accostata da due cascate d'azzurro; la vasca superiore caricata di tre cascate dello stesso.