Attivo nel Lazio, soprattutto per quel che riguarda le questioni agricole, nella campagna elettorale per le elezioni provinciali del 1920, rimane vittima di un attentato. Ciononostante viene eletto consigliere alla Provincia di Roma, dove svolge il ruolo di leader dell'opposizione fino al 1923, allorquando decade dalla carica per lo scioglimento del Consiglio.
Durante il ventennio fascista svolge l'attività d'imprenditore. Dal 1943 partecipa al processo di formazione della Democrazia Cristiana, collaborando all'estensione della parte economica delle "Idee ricostruttive" e poi facendo parte del I Consiglio Nazionale (luglio 1944) e della direzione (agosto 1945).
Pietro Campilli ebbe dalla moglie Teresa quattro figli: Marcella, che sposò il noto cardiologoVincenzo Masini, Maria Teresa, che sposò Lauro Tuena, Cecilia ,che sposò il figlio del governatore della Banca d'ItaliaDonato Menichella, e Sandro, il quale tuttavia morì giovane. La sua famiglia rimane, ancora oggi, una delle più importanti e facoltose della società romana[senza fonte].