In latino questa formula veniva scritta Rodingum, cioè Roti vicus, che per elisione e scambio di lettere si sarebbe mutato in Rodi igo, cioè "Luogo di Roto".
Lo stemma del Comune, raffigurante una ruota, risale all'epoca in cui Rodigo era Contea (1479-1587): esso riportava il motto Rotat Omnia Secum.
Nella frazione di Fossato, negli anni dal 1855 al 1861, soggiornò il patriota e poeta Ippolito Nievo: una lapide posta sulla casa ne ricorda l'evento.
I due centri principali sono quindi Rodigo e Rivalta sul Mincio: pur distando solo 5 km, si sono sviluppati storicamente in modo molto diverso, secondo le loro diverse condizioni ambientali. Inoltre Rivalta sul Mincio ha una popolazione 2 336 abitanti, la quale supera di circa 1 000 unità quella dello stesso Rodigo[12].
Rodigo ha seguito un tradizionale sviluppo agricolo, mentre Rivalta sul Mincio, grazie alla prossimità col fiume Mincio, è sempre stata caratterizzata da un'economia strettamente legata all'ambiente acquatico, come la pesca e la raccolta e la lavorazione delle canne palustri.
La tradizione agricola del Comune ora è esaltata nella coltivazione del melone, prodotto su buona parte del territorio comunale, in onore del quale è stata istituita un'apposita fiera che si svolge tradizionalmente alla fine di giugno.
Il servizio di collegamento con Mantova è costituito da autocorse svolte dall'APAM; in passato, fra il 1886 e il 1933, era attiva una stazione lungo la tranvia Mantova-Asola[13].
Amministrazione
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^Mario Albertini, Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, Editrice Turris, Cremona, 1987, pp. 125–133, ISBN 88-85635-89-X.