Trovandosi nel fondo valle di una tipica valle alpina, il clima di Santa Caterina è di tipo alpino (Clima alpino). Le temperature nei mesi invernali possono raggiungere i −30 °C mentre in estate si raggiungono i +25 °C.
La pista Deborah Compagnoni dal 2014 al 2017 è stata scelta dalla FIS come località ospitante, a fine dicembre, la discesa libera maschile di Coppa del mondo di sci alpino, tradizionalmente disputata nella vicina Bormio sulla pista Stelvio. Nel 2016, a seguito della rinuncia austriaca di Kitzbuehel, ha avuto luogo a Santa Caterina anche la storica combinata, con Slalom e SuperG.[1] Il 5 e 7[2] dicembre 2020 è stata selezionata per lo svolgimento di due slalom giganti della Coppa del Mondo di sci alpino 2021.[3]
Oltre allo sci, a Santa Caterina, dal 2015, viene disputata una prova di coppa del mondo di skyrunning (tipologia: vertical Kilometer - Skyrunner World Series).
L'acqua forta
Nel 1698 Baldassarre Bellotti individuò una fonte acquifera in una zona paludosa su un terriccio rosso. Nel 1703 Bellotti scrisse un trattato nel quale descrisse la fonte:[5]
«In un avvallamento del terreno tutto rosso come autentica ruggine, ribolliva una polla d’acqua limpidissima, frizzante, di uno spiccato sapore metallico.»
L'acqua fu oggetto di studio per comprenderne le qualità. Si ritenne avesse qualità curative e fu impiegata per contrastare le anemie. Venne definita "acqua ferrugginosa" o "acqua forta".
All'inizio del XIX Secolo nei pressi della fu eretta una costruzione lignea di forma ottagonale.
Considerata l'affluenza dei forestieri che si recavano presso la fonte, nel 1836 venne fondato il primo albergo: il Grand Hotel Clementi. L'albergo venne ampliato nel 1870.
Nel 1880 il medico Paolo Mantegazza si espresse sulle qualità dell'acqua:[6]
«L'acqua minerale ferruginosa di S. Caterina è incontestabilmente la più ricca in ferro fra le acque congeneri d'Italia e merita d’essere raccomandata per il simpatico sapore, la sua digeribilità, la sua grande efficacia nel ridare le forze, nel migliorare la composizione del sangue.»
Nei primi anni del Novecento vennero edificati dei Bagni per le cure termali. Il padiglione fu realizzato da Carlo Giongo, ed inaugurato nell'agosto 1907.[6] L'acqua venne anche imbottigliata e venduta.
Nel 1948, i Bagni vennero demoliti e ricostruiti. Ma a causa dei movimenti del terreno, dovuti alla realizzazione di alcuni lavori la sorgente andò perduta.